Italia Digitale con un pizzico di Poste Italiane: epic crash?

Agostino Ragosa è il nuovo Direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Prima era direttore operativo di Poste Italiane. Malgrado i crash informatici degli ultimi anni potrebbe essere la persona giusta con sufficiente esperienza e competenza ICT.

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a cura di Dario D'Elia

Il Direttore dell'Agenzia per l’Italia Digitale è Agostino Ragosa, ex Chief Operating Officer del Gruppo Poste Italiane. Ne ha dato notizia ieri la Presidenza del Consiglio, mettendo fine così a un lungo dibatto che probabilmente è iniziato la scorsa estate. "La sua nomina è frutto di una valutazione collegiale, a cui si è giunti attraverso una procedura innovativa e aperta", sottolinea la nota della Presidenza. "Per l’individuazione della figura professionalmente più adatta, sui principali siti dei Ministeri competenti è stato infatti pubblicato per 15 giorni un apposito avviso, al quale hanno risposto oltre 200 candidati".

E adesso pedalare

Ragosa si è aggiudicato l'incarico sopratutto grazie alla sua esperienza e competenza ICT. "Nato nel 1950 a Salerno, si è laureato in Ingegneria Elettronica e Telecomunicazioni presso la Federico II di Napoli. Tra il 1978 e il 1993 ha lavorato in Italcable e, successivamente, è passato nel gruppo Telecom Italia assumendo diversi incarichi dirigenziali, con particolare riferimento al settore dell’ICT. Dall’agosto 2004 all’agosto 2012 è stato Chief Operating Officer del Gruppo Poste Italiane dove, da settembre, ricopre l'incarico di Responsabile dell’innovazione e dello sviluppo ICT, ruolo che lascerà per svolgere il nuovo incarico", continua la nota.

Ecco, a essere davvero zelanti non si può fare a meno di ricordare le sue responsabilità (più o meno dirette) negli epic fail che hanno condizionato le attività informatiche di Poste Italiane. Nel 2009 l'azienda ha subito il defacing della pagina Web principale dimostrando qualche vulnerabilità di troppo. Nel giugno 2011 sono andati in tilt 14 mila sportelli a causa di un blocco del server centrale. A ottobre 2011 è successo nuovamente. A marzo 2012 si è brindato a un altro crash. Ad aprile 2012 si è fatta festa nuovamente. Qualcuno sostiene che sia colpa del passaggio alla tecnologia cloud, altri ridono e basta.

Agostino Ragosa probabilmente è stato sfortunato e ha cercato di fare il meglio con le risorse a disposizione. Insomma, è un professionista scafato che ci auguriamo possa coordinare efficacemente tutte le nuove competenze dell'agenzia digitale. E poi come si dice nella Silicon Valley: se non ti sei confrontato nella vita con qualche fallimento vuol dire che non ti sei mai messo realmente in gioco.

In bocca al lupo Agostino Ragosa. Vedrà che l'Italia in fondo è solo la versione in prosa di Poste Italiane.