Italia digitale: poco ultra-broadband, tanta ignoranza

L'EU 2014 Digital Scoreboard delinea il profilo digitale del nostro paese. Siamo indietro sull'ultra-broadband ma anche sulle competenze digitali minime.

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a cura di Dario D'Elia

A che punto è l'Italia con l'Agenda Digitale UE? Decisamente indietro sul fronte ultra-broadband. Bruxelles ha diramato pochi minuti fa l'EU 2014 Digital Scoreboard, una sorta di tabellone dei risultati raggiunti. Complessivamente 95 dei 101 progetti di sviluppo digitale previsti per il 2015 sono già stati avviati e alcuni anche giunti a buon fine.

EU 2014 Digital Scoreboard

"La maggior parte degli europei adesso vive nel digitale e ne è affamata ulteriormente. Abbiamo risolto il problema dell'accesso Internet. Ma il gap sulle abilità digitale rimane. Se non faremo di più, ci confronteremo con una sottoclasse illetterata digitale in Europa", ha commentato Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione UE.

Connettività in Italia

L'Italia alla fine del 2013 ha raggiunto il 99% della copertura residenziale broadband (contro il 97% UE); nelle aree rurali siamo all'88%. La connettività da almeno 30 Mbps raggiunge solo il 21% delle case, contro una media UE del 62%. Mentre quella a 100 Mbps è quasi inesistente a livello di percentuale. Sul fronte 4G ormai si conta una copertura del 39% della popolazione, ma come abbiamo anticipato TIM ha già superato il 50%.

Accessi in Italia

L'accesso a Internet è comunque poco diffuso, a prescindere dalle infrastrutture: il 56% accede settimanalmente, contro il 72% della media UE. Le "digital skill" (IPTS Digital Competence Framework) sono da primato (negativo): il 60% degli italiani non ne ha o comunque pochissime, contro una media UE del 47%. E non è una questione di educazione, mancanza di lavoro, età perché i più svantaggiati sono mediamente più scafati dei cugini d'oltreconfine.

Abilità in Italia