Italia: export di energia con il cavo CC più lungo del mondo

200 km di cavo interrato a corrente continua collegheranno Francia e Italia.

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a cura di Dario D'Elia

Il 17 luglio a Piossasco, in provincia di Torino, è stato inaugurato il cantiere del cavo interrato a corrente continua (320 kV) più lungo del mondo. Servirà a incrementare l'interscambio energetico tra Italia e Francia; la fine dei lavori è prevista nel 2019. Parteciperanno al progetto Terna, la francese Rte, gli enti pubblici locali e la stessa Commissione UE con un lauto finanziamento.

Il cavo sarà lungo circa 200 km e consentirà finalmente all'Italia di diventare un paese esportatore di energia. "Ci saranno però voluti 12 anni per farlo", ricorda Dominique Maillard, presidente della transalpina Reseau de Transport d’Electricité. Però non è un'opera da poco perché l'elettrodotto "Piemonte-Savoia" partendo da Grand’Ile, in Savoia, e attraverso un lungo viaggio nascosto fra strade, ponti e gallerie (compresi i 13 km del traforo del Frejus) raggiungerà il Piemonte.

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"Garantirà sostenibilità ecologica, risparmio energetico e creazione di posti di lavoro, nell’ottica di un mercato unico dell’energia europea che vede nella collaborazione Italia-Francia un importante passo, già sancito ai tempi delle presidenze di Prodi e Sarkozy con gli accordi bilaterali di Nizza del 2007", sottolinea la nota ufficiale.

"Dalla sua nascita (nel 2004, ndr) Terna ha fatto investimenti per 8 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel 2013, e con altri 7,9 miliardi già stanziati per i prossimi dieci anni", ha sottolineato l'AD Flavio Cattaneo. "La nuova infrastruttura permetterà di ottimizzare le energie rinnovabili, sulle quali l’Italia è avanti, soprattutto grazie al fotovoltaico", ha aggiunto Maillard .

L'obiettivo insomma è di vendere energia soprattutto nei periodi invernali, quando la Francia non sempre riesce a soddisfare la propria domanda interna. "A pieno regime con l’opera, che porterà la capacità di trasporto della rete tra i due paesi dagli attuali 2.650 megawatt a oltre 4.400 megawatt, si risparmieranno 150 milioni di euro di energia all’anno: solo qualche euro per ogni singolo utente, ma che di questi tempi non fanno mai male, e senza contare l’impatto positivo che la nuova opera avrà sull’ambiente e sul mercato del lavoro", ha ricordato il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato.

E per una volta siamo in vantaggio: i lavori in Francia inizieranno solo fra 6 mesi.