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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Un duro colpo per gli appassionati italiani delle serie TV. Dopo anni di eccezionale lavoro, ha infatti chiuso ItalianSubs.net, ovvero il principale portale dedicato alla sottotitolazione di serie TV di contenuti stranieri non ancora disponibili nel nostro Paese.

Ad annunciarlo è stata la stessa amministrazione del sito che, con un comunicato in home page, ha annunciato la dolorosa decisione dovuta a seguito di segnalazione di illeciti in materia di diritti d'autore.

ItalianSubs era attivo da anni nel campo delle serie TV, con una puntualità eccezionale, tale da permettere spesso la fruizione dei sottotitoli a meno di un giorno di distanza dalla messa in onda originale. Encomiabile, per altro, lo spirito di totale gratuità e volontariato che animava il progetto, sorretto com'era dallo sforzo di un grande numero di volontari, sovvenzionati dalle sole donazioni spontanee degli utenti.

italiansubs comunicato

La chiusura, tuttavia, era prevedibile. Proprio di recente alcuni dei principali siti di streaming erano stati chiusi per violazione di copyright e diritto d'autore, sintomo di una lotta alla pirateria che va inasprendosi in Italia come nel resto d'Europa.

Del resto, con l'avvento delle piattaforme di streaming inaugurato da Netflix, l'attenzione degli spettattori si sposta sempre più verso la fruizione legale, per altro quasi del tutto priva del più grande nemico dell'internauta: il buffering.

netflix logo

Il proliferare di soluzioni legali, immediate, smart e con la possibilità di fruire dei contenuti in lingua originale (con sottotitoli) ha reso piattaforme come ItalianSubs quasi obsolete, perdendo qualunque accezione relativa alla diffusione culturale dei prodotti oltreoceano, e sempre più specchietto per una fruizione chiaramente illegale o di chi "non vuole pagare se è gratis su internet". 

Innegabile, tuttavia, che già solo un decennio fa portali come ItalianSubs abbiano contribuito in modo importante alla diffusione dei contenuti televisivi nel nostro Paese. Prima di Game of Thrones, prima di Breaking Bad, le serie TV erano relegate, nel nostro immaginario, alle peggiori fasce del palinsesto televisivo. 

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Twink Peaks (anni prima) e Lost, pur lanciando l'idea di una TV di altissimo profilo, erano stati casi esemplari ma unici, e solo il sempre maggiore investimento da parte di HBO, AMC e Starz ha portato all'idea comune che una serie TV possa essere non solo un oggetto di culto, ma il corrispettivo televisivo di un intrattenimento "da cinema", ad alto budget e con un cast di assodatissime star.

Netflix ha fatto un ulteriore passo avanti in questo senso, trasformando la pratica del binge watching (nata proprio sui portali illegali) in un selling point per un prodotto commerciale, ed è riuscita a estendere la qualità delle serie TV ad alto  budget, ad un altro contenuto da sempre bistrattato dal pubblico adulto: quello della serie televisiva a cartoni animati.

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A ItalianSubs, insomma, il merito di aver contribuito all'alfabetizzazione della cultura televisiva, ma anche e soprattutto, il merito di averci permesso di guardare contenuti che sono poi arrivati in Italia (quando sono arrivati) con mesi, se non anni di ritardo.

Quel che è certo è che ItalianSubs è solo uno dei casi che da oggi ai prossimi anni vedranno i grandi portali di diffusione cadere vittime della stretta che Internet sta vivendo in materia di copyright. Una materia difficile che, non a caso sta creando non poche interrogazioni (e grattacapi) a gran parte dei Paesi europei. 


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