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a cura di Alessandro Crea

Nell'era dei bit di chi sono i prodotti digitali che acquistiamo, come la musica o i film? Verrebbe da rispondere nostri, ma stando all'esperienza di un utente canadese con iTunes la risposta è no. Un tale Anders G da Silva di recente ha infatti scoperto che tre film regolarmente acquistati su iTunes erano stati cancellati a sua insaputa e senza alcuna informazione da Apple.

Contattata l'assistenza dell'azienda di Cupertino, da Silva ha fatto la triste scoperta: i tre film erano stati cancellati perché il distributore li aveva revocati dal mercato canadese, quindi anche da iTunes. La proposta dell'assistenza è stata di scaricare gratuitamente altri tre titoli alternativi.

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Infuriato da Silva ha chiesto di riavere indietro i suoi film o i suoi soldi ma Apple si è trincerata dietro un'assenza di responsabilità. "Siamo solo un front store" è stata la risposta, una sorta di vetrina insomma, che non ha alcuna responsabilità sulla disponibilità dei contenuti di terzi che propone.

In pratica quindi non si acquistano i film ma solo lelicenze d'uso, a differenza di quanto accade con un oggetto materialmente tangibile. Si paga cioè per avere il diritto alla visione quando, come e dove si vuole, non per la proprietà. E il diritto quindi può essere revocato unilateralmente in qualsiasi momento, senza che vi sia il diritto a un rimborso, avendo comunque già goduto del prodotto per un certo lasso di tempo.

itunes

È importante a tale proposito chiarire che da Silva aveva acquistato e non noleggiato i film in questione. Nel primo caso, come spiega la stessa Apple su iTunes, il film potrà essere guardato quando si preferisce e tutte le volte che si vuole, mentre nel secondo si hanno 30 giorni per guardare il contenuto dal momento del pagamento e 48 ore per finirne la visione una volta premuto play. Nonostante questo dunque nemmeno la prima opzione include il pieno possesso del film scaricato.

Una situazione a cui l'utente non ha potuto che rassegnarsi, limitandosi per ripicca a pubblicare l'intera conversazione sui social, dove in queste ore sta montando la polemica e dove nuove testimonianze stanno venendo fuori. A voi è capitato qualche episodio simile?  

AGGIORNAMENTO

A seguito della diffusione virale dei post di da Silva, Apple è intervenuta cercando di fare chiarezza sul tema, abbastanza complesso. Anzitutto da Silva si è trasferito dall'Australia al Canada, che sono due mercati completamente diversi e due regioni distinte tanto per i distributori che per iTunes. 

Anzitutto Apple chiarisce che le copie dei film scaricate per l'utilizzo offline non possono essere cancellate da nessuno tranne che dal proprietario e sono quindi sicure. Nel caso specifico però sono subentrate le note limitazioni dovute al geoblocking, che non consente di usufruire altrove dei contenuti di uno specifico mercato, a meno che gli stessi non siano disponibili anche nel nuovo posto. In questo caso dovrebbe essere ancora possibile riscaricare i file utilizzando l'account per il precedente mercato.

Apple stessa utilizza il condizionale qui, per cui è chiaro che le dinamiche di mercato di cui si parla sono di una complessità tale che non c'è certezza assoluta. da Silva ad esempio ha provato la soluzione di cui sopra, ma senza successo, perché Apple richiede il possesso di una carta di credito corrispondente al territorio di riferimento, cosa impossibile visto il trasferimento dall'Australia al Canada.

Insomma i film "scomparsi" potrebbero in realtà essere ancora presenti sull'account australiano dell'utente ma a causa delle complicatezze legate alla diversa gestione dei diritti in diversi Stati e continenti potrebbe non esserci modo di recuperare quanto legalmente acquistato in passato. da Silva ha comunque dichiarato a CNet che Apple ha promesso di inviargli un workaround per risolvere lo spiacevole problema.