IVA e-book: dal 22% al 10% se passa la bozza Franceschini

Giovedì il Consiglio dei Ministri deciderà per la variazione dell'IVA sugli e-book, contenuta nella bozza del decreto legge per la tutela e lo sviluppo del patrimonio culturale.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

E-book con IVA al 10%. Ecco il jolly che vuole giocarsi il Ministro della Cultura Franceschini durante il prossimo consiglio dei ministri. D'altronde c'è la campagna elettorale che incombe e quel riccio sulla sua poltrona chiamato equo compenso.

Giovedì Renzi deciderà che fare di questa misura, contenuta nella bozza del decreto legge per la tutela e lo sviluppo del patrimonio culturale. L'idea di fondo è di trovare un compromesso. Oggi l'IVA dei libri elettronici è al 22%, contro il 4% di quelli cartacei. La soglia del 10% potrebbe ricevere l'ok, anche se gli editori spingono da tempo per equiparare e-book e libri tradizionali.

IVA al 10%?

Anche nel resto d'Europa la questione è caldissima, tanto più che Francia e Lussemburgo sono sotto procedura di infrazione per aver ridotto l'IVA sugli e-book in modalità piuttosto drastica e repentina. Applicano rispettivamente il 7% e il 3%.

Bruxelles non pare essere intenzionata a sbloccare la situazione, dando l'impressione di voler congelare lo sviluppo del mercato librario. Oggi in Italia il mercato e-book vale ancora solo il 3% (nel Regno Unito ha superato il 20%, NdR.) ma il trend è positivo. Basterebbe una piccola spinta per farlo decollare.