Jackery Explorer 1500 Pro, il generatore solare che si carica in due ore | Test e Recensione

I generatori elettrici possono essere uno strumento molto interessante, soprattutto per coloro che si trovano a debita distanza da una presa elettrica e necessitano di energia per utilizzare utensili di varia natura.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

I generatori elettrici solari sono sempre più popolari e giorno dopo giorno diventa oggetti molto tecnologici, in grado di tornare utili in moltissime situazioni. Sia che siate campeggiatori appassionati o professionisti, un generatore solare può permettervi di vivere meglio le gite in mezzo alla natura o fare quel lavoretto lontano dalle prese di corrente. Per ottenere questi vantaggi non serve un modello enorme, pesante e super costoso. Anche perché più le batterie interne sono capienti, più tempo sarà necessario per caricarle e probabilmente la scelta ideale è una via di mezzo tra capacità e velocità di ricarica.

Abbiamo provato il Jackery Explorer 1500 Pro, che rispecchia proprio queste caratteristiche. La capacità delle batterie interne è di circa 1500 Wh (1512) e può erogare fino a 1800 watt, con un picco di 3600 watt. La potenza di picco è sufficientemente elevata fa permette l’uso di elettrodomestici molto energivori. Quando, ad esempio, collegate un utensile elettrico, anche se la sua potenza dichiarata è inferiore rispetto a quella che un generatore può fornire, nel momento dell’accensione potrebbe essere richiesta, per una frazione di secondo, una quantità di energia superiore. È proprio a questo che serve la possibilità di erogare una potenza di picco maggiore, poiché altrimenti alcuni elettrodomestici o elettroutensili non riuscirebbero ad accendersi, mandando l’intero generatore in protezione. Succedeva con i primi prodotti di questa categoria, alcuni anni fa, mentre ora i produttori sono più attenti a questa necessità.

Come è fatto

Il Jackery Explorer 1500 Pro è molto bello da vedere, per quanto un prodotto del genere possa essere considerato “esteticamente attraente”. I produttori sono più attenti anche alla costruzione e al design e il Jackery è un perfetto esempio di come anche questa categoria possa sorprendere. Il mix d’inserti di colore arancione non rendono in foto tanto quanto dal vivo, con una tonalità veramente accesa e vibrante.

Un maniglione è integrato nella struttura superiore e permette un buon bilanciamento dei 17 kg di peso totali. Non pesa poco, ma proprio per la compattezza e un peso comunque più leggero rispetto a molti concorrenti, si trasporta facilmente e si posiziona ovunque, senza dover chiedere l’aiuto di una seconda persona.

Tutti i componenti elettronici sono distribuiti in maniera tale da poter essere raffreddati trasversalmente, cioè come si può vedere anche dall’esploso presente sul sito di Jackery, grazie a delle griglie laterali e un paio di ventole che spingono aria fredda verso i pacchi batterie e i componenti elettronici necessari per l’erogazione dell’energia.

Il dislocamento dei connettori e porte di ricarica è molto razionale. Davanti sono posizionati tutti i connettori di output, cioè che forniscono energia, e dietro i connettori di input, e cioè che permettono di ricaricare le batterie interne, tramite varie fonti, cioè rete elettrica, automobile o pannelli solari (vedremo più avanti nel dettaglio).

Cosa può alimentare e per quanto tempo

Vi facciamo alcuni esempi di quello che può essere alimentato e per quanto tempo. Per necessità casalinghe, potrete ad esempio alimentare un forno a microonde da 1000 watt per poco più di un’ora, quindi sicuramente potrete cucinare qualche cibo nel caso in cui rimarrete senza corrente a casa (o se vorrete portare il microonde in campeggio!). Potrete alimentare una TV per quasi un’intera giornata, o ricarica lo smartphone per 70 volte, o un notebook per un mese consecutivo. Per darvi un esempio pratico d’uso in ambiente casalingo, da fan della Formula 1, ci è capito di rimanere senza corrente proprio venti minuti prima dell’inizio del gran premio e una batteria di questo genere ci ha permesso di alimentare sia la TV sia l’impianto audio per tutto il GP (e ben oltre). Ovviamente questo esempio non rappresenta una tipologia d’uso comune, ma è appunto un esempio di quello che si può fare in emergenza.

Se volete usarlo per lavoretti domestici, di fai-da-te, potrete alimentare un classico trapano per circa 3 ore, una sega elettrica per un paio d’ore, un decespugliatore o una soffiatrice per 3-4 ore.

In campeggio potrete alimentare una macchina del caffè per circa un’ora e mezza, fate voi i conti di quanti caffé potrete fare in tutto questo tempo; un mini-frigo per circa 10 ore, un altoparlante bluetooth per una settimana. O potrete anche creare scenari improbabili, come portare con voi un videoproiettore di piccole dimensioni e improvvisare un cinema all’aperto.

Vi abbiamo dato un mix di scenari, da quelli più comuni, come l’uso di utensili per lavoretti di bricolage o l’uso in campeggio, ad altri più fantasiosi, semplicemente perché quando si acquista un prodotto di questo genere per risolvere un’esigenza, ci si trova poi a scoprirlo utile in altre situazioni nemmeno immaginate a priori.

Per quanto riguarda invece la ricarica delle batterie, la scelta migliore sarà ovviamente utilizzare dei pannelli solari, come i SolarSaga 200 Watt di Jackery, offerti in abbinamento in alcuni bundle. Se ricaricherete le batterie tramite la presa di corrente casalinga, il Jackery 1500 Pro perde anche il suo titolo di “generatore solare” e diventa una semplice batteria sovradimensionata. Poter sfruttare l’energia solare non solo vi porta a risparmiare soldi, ma soprattutto vi permette veramente di sfruttare energia pulita. Tuttavia, la ricarica più veloce è quella tramite rete casalinga, che permette di ricaricare l’intero pacco batterie in circa due ore. Abbinato a un singolo pannello SolarSaga 200 Watt, saranno necessarie circa nove ore, un tempo forse troppo lungo. Con due pannelli è invece possibile effettuare la ricarica in 5 ore, un tempo decisamente più contenuto e che potrebbe permettere, con una giusta esposizione, di mantenere la batteria carica anche nei mesi freddi con un’esposizione solare probabilmente non ottimale. È possibile addirittura abbinare fino a sei pannelli, portando il tempo di ricarica a due ore, mentre in emergenza, sfruttando l’adattatore per auto da 12 V, ricaricarlo in 16 ore e mezza.

La batteria è assicurata per oltre 1000 cicli di ricarica, con il mantenimento della capacità entro l’80%. Dipende ovviamente dall’intensità d’uso, ma anche se vorrete usarlo e scaricarlo completamente ogni giorno, scenario decisamente improbabile, avrete più di tre anni assicurati. Considerando uno scenario più reale, i mille cicli di ricarica estenderanno la vita tra i 5 e i 10 anni, e oltre.

SolarSaga 200 Watt

I pannelli SolarSaga 200 Watt sono fatti bene tanto quanto il Jackery 1500 Pro. Ripiegati in un involucro protettivo e sagomati per ottenere una maniglia di trasporto, sono leggeri e sempre protetti durante il trasporto.

Basterà allentare una fascetta di sicurezza per dispiegare il pannello, composto da quattro singole sezioni, sfruttando i supporti posteriori per mantenerli leggermente inclinati quando appoggiati su una superficie.

Tutte le connessioni sono già realizzate e dovrete unicamente collegarli al generatore, o ad altri pannelli, per creare un array di ricarica maggiore. Non è necessario alcun tipo di conoscenza dell’argomento per utilizzarli.

Abbiamo fatto dei test per valutarne la resa, tuttavia ci sentiamo di ribadire i numeri indicati dall’azienda. Ogni pannello è in grado di offrire una potenza di picco di 200 watt, ottenibili solo nelle condizioni migliori. Considerando che spesso ci si troverà in condizioni non del tutto ottimali, è abbastanza sicuro ottenere una resa tra i 150 e i 180 watt in buone condizioni.

La prova

Durante la prova abbiamo apprezzato la facilità di trasporto, la solidità e le dimensioni, dopotutto abbastanza compatte da non metterci in difficoltà durante il posizionamento un po’ ovunque. Lo schermo non si vede sempre benissimo, soprattutto sotto al sole, ma non è qualcosa che crea veri problemi durante l’uso. Abbiamo collegato vari elettroutensili e tutti hanno funzionato senza problemi. La quantità di prese è sufficiente da lasciare collegati anche più utensili o elettrodomestici in contemporanea, ma da usare separatamente, a meno di prodotti con un consumo energetico limitato che non superano i 1800 watt durante il funzionamento.

Nell’uso casalingo le molteplici porte USB tornano molto comode, soprattutto per l’elevata potenza. Non siamo stati infastiditi dalle ventole di raffreddamento, che si sentono mentre si usano utensili molto potenti, rumore che tuttavia è sempre sovrastato da quello dell’utensile stesso, mentre con alimentazioni contenuti non si sentono affatto. Nella parte anteriore è presente anche una torcia elettrica, molto luminosa, che tuttavia non abbiamo usato molto nella nostra prova, ma che ad alcuni potrà tornare utile, sia in campeggio di notte, sia per fare lavori in posti con scarsa illuminazione. Non abbiamo particolari difetti da riscontrare, tutto ha funzionato a dovere.