KA SAT, in orbita il satellite anti digital divide

Eutelsat ha realizzato un nuovo satellite, che dovrebbe colmare le lacune di connessione nelle aree dove non arriva la fibra ottica e l'ADSL. KA-SAT coprirà tutta l'europa e dovrebbe essere operativo nella primavera 2011.

Avatar di Pino Bruno

a cura di Pino Bruno

KA SAT è un nuovo satellite anti digital divide, che potrebbe ridare nuova vita ai luoghi esclusi dalla banda larga. Dopo un volo durato nove ore e dodici minuti, il razzo Proton lanciato da Baikonur, Kazakistan, ha portato in orbita il satellite realizzato da Eutelstat.

KA-SAT, il primo satellite al mondo attivo nella banda KA, permetterà presto l'accesso a Internet anche nelle aree trascurate da fibra ottica, ADSL, WiMax, Wi-Fi e reti mobili. In Italia, ad esempio, è il 35 per cento delle aree rurali.

Il satellite  lanciato dovrebbe essere operativo nella primavera 2011. La quantità di banda fornita da KA-SAT, associata al sistema di rete al suolo di prossima generazione, permetterà di portare la capacità operativa dei satelliti a livelli d'efficienza e di risorse mai raggiunti, con un traffico totale superiore ai 70 Gigabit al secondo.

Il razzo Proton che ha portato in orbita KA SAT

La capacità resa disponibile da questa nuova infrastruttura creata tra il satellite e le stazioni d'accesso associate, segna una svolta importante nella fornitura di servizi di accesso IP via satellite, permettendo di aumentare a oltre un milione il numero di utenze che potranno essere servite a velocità paragonabili alla ADSL 2.

Il presidente di Eutelsat, Giuliano Berretta, sostiene che "La potenza di questo satellite  è pari a quella di 35 satelliti di tipo convenzionale e, con la stessa antenna, permetterà di ricevere sia internet sia la tv". Una possibilità per la quale gli operatori televisivi si stanno organizzando fin da ora, ha aggiunto Berretta, e che è destinata ad aprire nuovi scenari. KA-SAT permetterà di coprire tutta l'Europa con dieci stazioni (due delle quali di riserva), collegate fra loro da un'autostrada di fibre ottiche.

ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione