Kaspersky Privacy Audit, per controllare e gestire i dati personali in tutta la Rete

Il nuovo strumento sviluppato da Kaspersky promette di restituirci il controllo sui dati personali.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Kaspersky sta sviluppando Privacy Audit, uno strumento per verificare quanto sono esposti i nostri dati online, ed eventualmente riprenderne il controllo. Nato in seno al team Business Incubator dell'azienda russa, Privacy Audit è attualmente in pre-beta e sarà effettivamente disponibile al pubblico nel corso dei prossimi mesi, a partire dal Regno Unito.

L'idea è relativamente semplice: ci si registra con l'indirizzo email e successivamente si inseriscono altri dati personali – in questo caso fidandosi del fatto che Kaspersky li tratterà con cura e rispetto.

Successivamente Privacy Audit analizza il web alla ricerca dei nostri dati, e nell'arco di 24 ore fornisce i primi risultati – non esaustivi. Potremo vedere dove compaiono le nostre informazioni, e verificare se le abbiamo pubblicate effettivamente noi o se è il risultato di un abuso. A quel punto possiamo usare Privacy Audit per avviare una procedura di rimozione.

"L'accuratezza dei risultati è impressionante. Privacy Audit trova ed esamina i dati di ogni utente, e in caso di dubbio ti chiede di confermare se una certa informazione ti riguarda. Il suo algoritmo gestisce sfide come l'omonimia o errori ortografici nei nomi; e, ancora più importante, opera nel più totale rispetto della privacy e non raccoglie mai i dati personali", si legge sul blog dell'azienda. Una volta che l'audit è completo, infatti, questo strumento conserva le informazioni al massimo per quindici giorni a meno che non siamo noi a decidere di conservarli. Diversamente, tutto viene cancellato.

La teoria dietro all'esperimento si basa tanto sull'esperienza di Kaspersky, tra le più importanti aziende al mondo in ambito di cybersecurity, quanto su un recente sondaggio commissionato dalla società stessa. I risultati ci fanno capire che pochi di noi sono consapevoli di quante informazioni siano pubblicamente esposte, e di quali problemi potrebbero arrivare di conseguenza.

Se i vostri dati venissero rubati potreste perdere del denaro o vedervi attribuire un debito accumulato da qualcun altro, la vostra reputazione potrebbe essere distrutta, potreste persino essere accusati di un crimine. Le vostre informazioni personali potrebbero essere vendute e il denaro utilizzato per finanziare qualunque tipo di attività criminale - Marco Preuss, Head of Kaspersky’s Global Research and Analysis Team in Europa.

Lo studio è stato fatto su oltre 7.000 consumatori in tutta Europa e presentato in questi giorni alla Kaspersky Next Conference di Barcellona (Spagna). Cornice che ha visto anche la presentazione di Privacy Audit. Tra i vari numeri snocciolati, impressiona quel 64% di persone che non sa dire con precisione tutti i luoghi digitali dove ci sono le loro informazioni personali. Eppure è comprensibile, visto che praticamente per fare qualsiasi cosa dobbiamo inserire almeno l'indirizzo email, in modo diretto oppure facendo login con Facebook, Google o Twitter.

Eppure l'88% degli intervistati si dice preoccupato per possibili abusi, e il 57% teme l'esposizione di dati finanziari – che in genere sono protetti un po' meglio rispetto ai profili social. Pochi, il 45%, ha ancora fiducia nella protezione offerta dai colossi hi-tech, meno ancora (36%) si fida dei social media.

Molta preoccupazione ma anche tanta incoscienza: sono ancora tante, circa il 20%, le persone che hanno il Wi-Fi di casa senza password. Il 31% non fa ha mai aggiornato le opzioni di sicurezza, e il 30% non usa programmi di protezione su computer e smartphone.

Essere online significa affrontare rischi grandi e piccoli, ma ci si può proteggere usando un buon software di sicurezza. Non costano molto, come Kaspersky Internet Security 2018.