Kick Ass Torrents ancora bloccato dalla Guardia di Finanza

Guardia di Finanza e Procura di Cagliari bloccano www.kickass.to, portale per l'accesso a una vasta libreria di contenuti video e musicali, molti dei quali protetti da copyright.

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a cura di Manolo De Agostini

La Guardia di Finanza (GdF) e la Procura di Cagliari hanno annunciato di aver reso nuovamente inaccessibile Kick Ass Torrents dall'Italia. È stato inibito l'accesso al portale www.kickass.to, uno dei più grandi portali (che ha sede amministrativa nelle isole Tonga) per la condivisione di contenuti via Torrent, che ospita oltre 10 milioni di opere protette dal diritto d'autore di svariato genere (musica, libri, film, ecc.).

Questo provvedimento segue una disposizione analoga del maggio 2012, nell'ordine dell'operazione Last Paradise, sugli indirizzi IP su cui s'incardinava il portale (kat.ph, kickasstorrent.ph e kickasstorrents.com). Il provvedimento non fu però completamente efficace, e il sito continuava a ricevere oltre 3 milioni di accessi ogni giorno da tutto il mondo, compresa l'Italia. Con il nuovo sequestro, incardinato nell'operazione Last Ultimate Paradise, la procura e la Guardia di Finanza tornano a occuparsi di Kick Ass Torrents.

"Le investigazioni condotte dagli specialisti del nucleo di polizia tributaria hanno confermato la particolare sensibilità e attenzione riposta dalle fiamme gialle e dalla magistratura del capoluogo sardo al settore della tutela del copyright online ed ha visto l'utilizzo dell'ormai collaudato "ordine di inibizione" emesso direttamente dal pm, quale strumento istruttorio di una evoluta strategia giuridica di contrasto al crimine nel web. L'inibitoria viene imposta sulla base della normativa sul commercio elettronico e prevede che l'autorità giudiziaria possa esigere, anche in via d'urgenza, che l'internet service provider impedisca o ponga fine alle violazioni commesse".

Nonostante sia molto semplice bypassare i blocchi imposti tramite proxy, inutile nasconderlo, la Fimi (Federazione dell'industria musicale italiana di Confindustria) plaude all'intervento effettuato. "Fimi, congratulandosi per il repentino intervento attuato dal nucleo di polizia tributaria di Cagliari, porta in evidenza ancora una volta, l'importanza di garantire al mercato legale online la possibilità di proseguire il processo di sviluppo ormai inoltrato evitando spiacevoli condizioni di concorrenza sleale".

"Durante l'operazione, infine, la polizia giudiziaria di competenza ha individuato tra i brani posti illegalmente a disposizione degli utenti, alcuni degli album presentati alla 64° edizione del Festival di Sanremo e quindi non appena editi, in un momento di diffusione molto delicato per gli artisti che si apprestano a proporre il loro lavoro al grande pubblico", sottolinea la FIMI.