La Banca d'Inghilterra spinge per regolamentare le criptovalute

Il vice governatore della stabilità finanziaria presso la Banca d'Inghilterra ha affermato che, anche se per il momento il mercato delle criptovalute è piuttosto limitato, il suo tasso di rischio potrebbe crescere man mano che si diffondono. Per questo una regolamentazione del settore sarebbe urgente.

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a cura di Alessandro Crea

Il 13 ottobre scorso, Jon Cunliffe, vice governatore della stabilità finanziaria presso la Banca d'Inghilterra, ha parlato dei rischi che la crittografia pone al sistema finanziario, in particolare facendo riferimento a stablecoin, finanza decentralizzata e trading di derivati su risorse digitali non sostenute.

Cunliffe ha ripetutamente osservato che i mercati delle criptovalute rimangono piuttosto piccoli e ne ha sottolineato i rischi che rappresentano, affermando che dipendono essenzialmente dal "grado di interconnessione tra criptovalute e settore finanziario convenzionale", che è attualmente in crescita.

Cunliffe ha poi constatato che la regolamentazione del settore sia in ritardo e ancora carente, soprattutto in relazione al tasso di sviluppo del settore. Accelerare la regolamentazione, ha quindi affermato, "deve essere un obiettivo perseguito con urgenza".

"I rischi per la stabilità finanziaria attualmente sono relativamente limitati, ma potrebbero crescere molto rapidamente se, come mi aspetto, quest'area continuerà a svilupparsi ed espandersi a ritmo sostenuto", ha affermato. "L'entità di tali rischi potrebbe crescere, ma dipenderà in gran parte dalla natura e dalla velocità della risposta da parte delle autorità di regolamentazione e vigilanza", ha concluso.

La Banca d'Inghilterra in realtà si è già cimentata nella regolamentazione delle criptovalute per qualche tempo, specialmente nella sua qualità di autorità monetaria, lavorando anche allo sviluppo della sterlina digitale.