La dorsale ZION di Open Fiber, bastano 200 Gigabit?

Open Fiber ha completato i test sulla nuova dorsale ZION accreditata di prestazioni pari a 200 Gigabit. Entro marzo sarà completata la rete nazionale.

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a cura di Dario D'Elia

Open Fiber ha completato i test su ZION, la prima Rete di Trasporto fotonica backbone (dorsale) elastica a 200 Gigabit sul territorio italiano.Sul tratto long-haul tra Roma e Firenze, grazie all'infrastruttura in fibra passiva di Terna, è stato possibile non solo raggiungere altissime prestazioni ma anche avvalersi delle tecnologie ROADM e Flex Grid della linea di prodotti di Huawei per la trasmissione ottica del segnale.

zion OF  centrata

La soglia dei 200 Gigabit è comunque scalabile: grazie a uno specifico software è possibile trasmettere dati a "100, 200 e a breve anche 400 Gigabit, a seconda delle esigenze  del servizio gestito e delle condizioni del collegamento ottico". Da rilevare che il Flex Grid consentirà anche di  aggregare contemporaneamente più canali ottici su una singola fibra ottica e quindi gestire sempre più clienti e servizi, potendo così sfruttare a pieno l'elevatissima banda trasmissiva della fibra, nell'ordine dei Terabit (1.000.000 Megabit).

"Laddove tipicamente i grandi link fibra si fermano a 40 Gigabit in Italia, noi siamo i primi in Italia e tra i primi in Europa a raggiungere queste prestazioni", ha spiegato Stefano Paggi, direttore Network & Operations Cluster C e D di Open Fiber.

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"Arriviamo a 200 Giga grazie a una nuova capacità di modulazione del segnale e correzione degli errori, nonché grazie al nuovo hardware utilizzato, che è il più evoluto sul mercato nella componentistica digitale/ottica".

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L'architettura di Open Fiber

La rete ZION è un collegamento fotonico che garantisce elevata capacità, bassa latenza ed elevata resilienza. Inoltre prevede l'utilizzo di sistemi compatti ad alta efficienza energetica e consentirà una rapida introduzione dei servizi digitali e la gestione di intensi volumi di traffico dati (tra cui il sempre più crescente traffico video)."Il collegamento è già attivo e sarà usato non appena completeremo gli altri della nostra maglia nazionale, entro marzo", ha concluso Stefano Paggi.

Insomma Open Fiber sta sviluppando una Rete Nazionale Ultrabroadband ad altissima capacità in modalità Fiber To The Home (FTTH, fibra fino a casa) in linea con il suo progetto privato che prevede la copertura di 270 città entro il 2022. Da ricordare ad esempio le ultime città raggiunte, come Sensto San Giovanni e Bresso nell'hinterland milanese.

Contemporaneamente sta portando avanti il piano BUL del Governo per la copertura di oltre 7000 comuni in zone a fallimento di mercato. Adesso con la rete ZION conferma che le dorsali saranno pronta per la sfida.

Perché si chiama ZION?

Open Fiber ha deciso di chiamare ZION la sua rete perché è "un nome che abbina il mondo della fantascienza (la celebre trilogia Matrix) e quello della musica reggae ("Iron Lion Zion" di Bob Marley) per un balzo tecnologico epocale", sostiene nella sua nota stampa.

marley

In verità però "ZION" è un termine che viene da lontano e che non a caso ha influito sulle scelte artistiche di Marley prima e i fratelli Wachowski - che hanno curato regia, sceneggiatura e soggetto del cult sci-fi - dopo.

ZION (o Sion) non è altro che la Città di David, l'antica Gerusalemme fondata appunto sul Monte Sion. Nella cultura rastafariana rappresenta il desiderio del ritorno a una terra sicura, simbolo di pace e libertà. Come gli ebrei la sognavano durante la deportazione a Babilonia, così gli schiavi afroamericani la bramavano metaforicamente dopo la guerra civile americana.

"Iron Lion Zion" di Marley

Sono sulla roccia e cerco di rifornirmi

Devo correre come un fuggitivo

Per salvare la mia vita

Diventerò di ferro come un leone di Sion

Diventerò di ferro come un leone di Sion