La EEF aiuterà gli utenti ammutoliti di YouTube

La Electronic Frontier Foundation si è detta disposta a dare supporto legale agli utenti di YouTube che si sono visti togliere l'audio dai propri video, se si tratta di un uso compatibile con il concetto di FairUse.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Electronic Frontier Foundation prenderà le difese degli utenti YouTube che si sono visti rimuovere l'audio dai propri video.

Recentemente YouTube, in collaborazione con le major musicali, ha dato vita ad un sistema di identificazione dei contenuti, che permette di identificare tracce audio protette da copyright, e di conseguenza rendere il video un film muto.

I dubbi sollevati quando iniziò la campagna si sono trasformati in fatti. Migliaia di video personali, infatti, hanno perso la parte audio. Secondo la EEF, e moltissimi utenti, si tratta semplicemente di Fair Use, ma le major, evidentemente, non sono d'accordo.

Il sistema, totalmente automatico, permette d'individuare tracce musicali basandosi su "impronte digitali" fornite dalle stesse major: e così video di amici che cantano la propria versione di pezzi famosi, o di adolescenti che fischiettano temi conosciuti finiscono sotto la mannaia.

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Fair Use o violazione del copyright?

Secondo la EFF "questi sistemi sono ancora primitivi ed incapaci di distinguere tra un'opera creativa e la violazione del copyright, quindi finiscono per colpire chiari casi di Fair Use. Presto sarà proibito remixare qualsiasi cosa, persino gli annunci pubblicitari".

Paradossalmente, lo strumento nato per proteggere i frutti della creatività farà esattamente il contrario, castrando le iniziative creative degli utenti, si legge sul sito EEF.

Secondo EEF gli utenti rinunciano a difendersi, pur avendone il diritto, per paura di affrontare i giganti dell'editoria in costose battaglie legali. Per arginare il problema si offre di prendere le difese di quegli utenti che hanno postato video creativi, che sono stati colpiti dal YouTube ContentID.

Speriamo che la situazione cambi, anche per lo stesso YouTube, che deve il suo successo proprio alle migliaia di video amatoriali che ospita, e che tanti utenti hanno creato con passione. Se gli utenti si stancano e decidono di cambiare piattaforma, non è detto che questa scelta non si riveli un'arma a doppio taglio.

La storia di Internet, dopotutto, ci insegna che si può affondare molto in fretta, anche se ci si trova in cima ad un monte dorato. Qualcuno ricorda Altavista, Yahoo o simili?.