La falsa diretta della NASA e l'asino che vola

Una falsa diretta ha inchiodato milioni di spettatori davanti al computer. Emerge l'importanza di controllare le fonti prima di condividere.

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a cura di Elena Re Garbagnati

"Ele com'è che non stai seguendo la diretta della NASA? C'è uno appeso fuori dalla ISS!" Caspita ho pensato, "non è che mi sono persa qualcosa?", allora sono andata al volo a scartabellare Twitter poi il sito NASA. Niente.

Cattura JPGVabbè l'amico si sarà sbagliato, meglio un allarme in più che uno in meno. La cosa è finita lì, se non fosse che stamani mi è caduto l'occhio su una notizia di  The Verge, in cui si spiega che ieri il falso video di una diretta dalla ISS ha macinato 28 milioni di visualizzazioni. Alla faccia!

Il video era su Facebook, la didascalia era "In diretta dallo spazio" (successivamente è stata cambiata) e ci sono cascati in tanti. Peccato che le immagini in questione fossero davvero registrate sulla ISS ma l'anno scorso. Cioè il 25 febbraio 2015, durante una passeggiata spaziale dell'astronauta statunitense Terry Virts, membro dell'equipaggio della Expedition 42 (ormai ampiamente rientrato a Terra).

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Molti obietteranno: "ma io come facevo a saperlo?" e in effetti è comprensibile che non tutti (anzi pochi) ricordino i nomi degli astronauti in missione, o sappiano le date delle passeggiate spaziali in programma. E la didascalia non era onesta. È tutto vero, ma c'erano un paio di indizi sul fake. Primo, l'unica diretta su Facebook con la ISS è stata quella in cui Zuckerberg ha fatto il primo collegamento social con la ISS. Ci hanno martellato per giorni per essere sicuri che in tanti seguissero l'evento. Probabilmente quando ci sarà la prima passeggiata spaziale in diretta su Facebook ci metteranno gli avvisi anche sulla carta igienica.

Secondo, della passeggiata di ieri non si parlava da nessun'altra parte. Di solito ci sono moltissimi siti (anche italiani) che preannunciano l'avvenimento. È vero che nell'era del web 2.0 Facebook ha più potenza di fuoco del New York Times, ma questo non vuol dire necessariamente che "se lo dice Facebook è vero", come diceva la mia nonna negli anni '80 parlando della TV.

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Morale: non è obbligatorio investire il proprio tempo per tenersi sistematicamente informati su tutto e tutti, ma in un'epoca dominata da Internet, su cui circolano informazioni incontrollate con tutto e il contrario di tutto, forse bisognerebbe prendere l'abitudine di controllare le fonti prima di condividere, o di credere ciecamente a quello che si sta leggendo/vedendo.

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Nel caso specifico (ma è solo un esempio) la NASA fa un lavoro egregio per far sapere al mondo cosa fa e quando, perché è suo interesse che il pubblico la appoggi. Basta controllare una delle pagine NASA su Facebook, o su Twitter, senza bisogno di andare per forza sul suo sito, per sapere se la passeggiata spaziale è una diretta o una presa per il naso. Come si diceva in un vecchio film, "È la stampa, bellezza! La stampa! E tu non ci puoi far niente! Niente!"

Per la cronaca, il video vero: