La fibra Enel potrebbe farci risparmiare sulle bollette

L'Autorità per l'Energia (AEEGSI) ha confermato che Enel dovrà condividere con gli utenti i benefici delle sinergie derivanti da altri servizi, come la connettività fibra.

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a cura di Dario D'Elia

La sana competizione tra Telecom Italia ed Enel sembra destinata a produrre solo benefici per gli italiani: sia sul fronte dei servizi di elettricità che su quelli di connettività ultra-broadband. L'Autorità per l'Energia (AEEGSI) ha puntualizzato che, nel caso in cui il sistema di distribuzione venga impiegato per altri servizi, ogni vantaggio economico dovrà essere condiviso anche con i consumatori finali.

Il tema è quello della sostituzione dei contatori elettrici con i modelli digitali di seconda generazione (smart metering). Com'è risaputo Enel vuole sfruttare questa transizione per coinvolgere gli operatori TLC e cablare in fibra (FTTH) 224 città entro 3/4 anni.

smart
Smart competition?

AEEGSI chiede di separare le attività di installazione dei contatori e posa della fibra ottica, proponendo "orientamenti per il trattamento regolatorio delle eventuali sinergie derivanti dalla loro contestualità". In pratica si vuole scongiurare l'ipotesi di "sussidi incrociati" tra l'attività di Enel Distribuzione (vendita sul mercato a maggior tutela) e quella di Enel Open Fiber.

"L'Autorità intende prevedere forme di condivisione dei benefici derivanti da sinergie con altri servizi con i clienti del servizio elettrico, mantenendo un incentivo per l'impresa distributrice a utilizzare l'infrastruttura anche per servizi diversi da quello elettrico, condividendone comunque i vantaggi con l'utente elettrico", sottolinea AEEGSI.

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Inoltre l'Authority prevede un periodo di approfondimento per "le tematiche della coubicazione delle reti". Bisognerà individuare le "modalità trasparenti e non discriminatorie nella formulazione, da parte dei gestori di infrastrutture regolate dall'Autorità, di offerte di accesso a tali infrastrutture". In pratica quel che oggi avviene nelle telecomunicazioni con Telecom Italia, in qualche modo potrebbe essere applicato a Enel.

Non è un caso infatti che Telecom Italia abbia avviato un dialogo con il Garante delle Comunicazioni per ottenere un pari trattamento. Bisogna decidere se regolamentare Enel sulle tariffe TLC oppure deregolamentare Telecom dove si manifesti concorrenza di rete.

Un esempio chiave potrebbe essere quello di Perugia. Recentemente Enel, Vodafone e Wind hanno presentato il loro servizio fiber-to-the-home sperimentale da 1000 Mega. È giusto che in quella località, dove di fatto sono presenti due reti in fibra, Telecom debba rispettare paletti da ex-monopolista? E se questo modello fosse replicato in altre città – come prevede il progetto Enel e in prospettiva Metroweb – sarebbe giusto mantenere quella serie di imposizioni che non consentono a Telecom di concorrere ad armi pari?

Legittimo avere opinioni diverse sull'argomento, ma doveroso affrontare il tema per favorire lo sviluppo e gli interessi dei consumatori.