La flat broadband a traffico limitato è già realtà

Il più importante provider statunitense limiterà a 250 GB il traffico mensile degli abbonamenti flat

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a cura di Dario D'Elia

Comcast, il più importante provider broadband statunitense, ha deciso di porre delle severe limitazioni alla quantità di dati scaricabili mensilmente, con gli abbonamenti flat. In pratica chi supererà la soglia dei 250 GB la prima volta verrà redarguito, la seconda volta si ritroverà con il contratto sospeso.

La nuova policy entrerà il vigore dal primo ottobre, ma stranamente non verrà fornito alcun tool per il monitoraggio del traffico personale. Gli utenti potranno disporre solo di una FAQ online e, volendo, dei software gratuiti disponibili su Internet.

"250 GB al mese sono un'incredibile quantità di dati, molto di più di quanto possa usare un tipico utente residenziale in 30 giorni. Al momento, la media mensile dei nostri utenti si aggira sui 2/3 GB. Per comprendere il peso di 250 GB, è sufficiente considerare che valgono come spedire 50 milioni di e-mail (0.05 KB/e-mail), scaricare 62500 canzoni (4 MB/traccia), scaricare 125 film (2 GB/film), spedire 25 mila foto digitali in alta risoluzione (10 MB/foto)", sostiene Comcast.

A tutti gli effetti si tratta di una rivoluzione che creerà non poco scompiglio nel settore. Anche le associazioni dei consumatori e i sostenitori della cosiddetta net-neutrality si faranno sentire al più presto, prevedibilmente per criticare l'iniziativa.

A mio parere si tratta di un politica vincente. Senza entrare nel merito del volume massimo di dati scaricabili – da valutare sul campo e in relazione ai mercati di riferimento – è certamente l'approccio al problema l'elemento più interessante.

Mi sono sempre chiesto per quale motivo, a prescindere dalla quantità di dati scaricati e dalla banda utilizzata, con gli abbonamenti flat si paghi tutti allo stesso modo. Mettendo da parte un attimo l'approccio populista che vuole l'intero mondo delle TLC truffatore e malandrino, non si può che riconoscere l'impossibilità di star dietro finanziariamente (e quindi strutturalmente) alle esigenze degli heavy downloader. Se tutti gli utenti italiani scaricassero film e musica tutti i giorni – come fanno alcuni – probabilmente la velocità media di navigazione sarebbe ancor più imbarazzante di quanto denunciato dalle ultime indagini di mercato.

Insomma, per quanto mi riguarda sono a favore di un tetto massimo mensile per le flat. Non posso ancora esprimermi sul limite dei 250 GB: è evidente che consumi diversi, anche senza essere un heavy downloader, possono generare esigenze diverse.

Non mi trovo d'accordo invece sul sistema che prevede la sospensione del contratto. Basterebbe infatti consentire al cliente di accedere ad un'opzione di abbonamento che consenta una maggiore quantità di dati scaricabili mensilmente. Ma in questo caso riconosco che si entra nell'ambito della pura strategia marketing: è evidente che Comcast sia più interessata all'utenza meno smaliziata.

L'ultima considerazione riguarda il futuro di questo genere di offerte broadband: con l'introduzione di limitazioni nel downloading sarebbe doveroso da parte dei provider un netto miglioramento diffuso delle prestazioni. Personalmente credo che iniziative come quelle di Comcast genererebbero maggiore consenso fra la pubblica utenza se finalmente di iniziasse a parlare di "banda minima garantita". Ecco, la vera sfida di domani è su questo fronte…