Jason Koger non ha più le mani da quando, cinque anni fa, gliele hanno amputate dopo un incidente stradale. Adesso - dopo aver provato protesi tradizionali - ha due mani bioniche, con le quali riesce a fare quasi tutto. C'è persino un'applicazione per smartphone che adatta le protesi all'attività specifica da svolgere, ad esempio scrivere con la penna, usare il mouse o il cacciavite, aprire una lattina di birra, spostare le pedine per giocare a scacchi, maneggiare la stecca del biliardo, eccetera.
Con i-Limb Ultra Revolution e l'applicazione biosim l'azienda britannica Touch Bionics ha raggiunto un traguardo scientifico finora inimmaginabile, e Jason Koger è il primo uomo a sperimentare questa doppia protesi rivoluzionaria.
Le cinque dita di i-Limb Ultra Revolution si muovono autonomamente e il pollice può ruotare su se stesso. C'è una funzione in grado di adattare automaticamente la presa all'oggetto da maneggiare e poi, grazie all'applicazione biosim, è possibile selezionare preventivamente una delle ventiquattro opzioni per altrettante operazioni particolari.
Nella versione attuale l'applicazione permette l'interazione tra la protesi e un iPod Touch o iPhone 5, in ambiente Wi-Fi, ma Touch Bionics sta già lavorando a quelle successive, che adotteranno anche il Bluetooth.
Con i-Limb Ultra Revolution ci si possono allacciare le scarpe ma bisogna stare lontani dall'acqua: la protesi non è impermeabile. Ancora per poco, promettono i ricercatori di Touch Bionics.