La minaccia dell'invasione russa dell'Ucraina fa tremare i mercati crittografici

I mercati delle criptovalute e delle borse hanno sofferto oggi, probabilmente in connessione con i timori che circondano il minaccioso posizionamento della Russia di oltre 100.000 soldati al confine con l'Ucraina.

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a cura di Alessandro Crea

I mercati sembrano essere oggi scossi dall'incertezza che circonda la minaccia di una possibile invasione russa dell'Ucraina. Sebbene non vi sia alcuna conferma che tali ordini per un'invasione siano stati dati, il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha detto oggi che "siamo in una fase in cui un'invasione potrebbe iniziare in qualsiasi momento". La Russia ha più di 100.000 soldati ammassati vicino al confine ucraino e l'amministrazione Biden ha esortato gli americani a lasciare l'Ucraina più volte questa settimana.

Il mercato delle criptovalute è sceso di circa il 4,8% in termini di capitalizzazione di mercato totale tra i timori, con le due principali monete, bitcoin ed ethereum, che rispecchiano approssimativamente quel livello di perdita. Anche gli indici del mercato azionario sono in calo oggi, mentre i cosiddetti asset "di paura" come l'oro sono saliti di prezzo.

È importante sottolineare che gli Stati Uniti non hanno confermato che il presidente russo Vladimir Putin abbia preso la decisione di invadere l'Ucraina. Tuttavia, Sullivan ha affermato che l'attuale posizione militare della Russia nella regione ora la mette "in grado di organizzare una grande azione militare".

Tuttavia, secondo quanto riferito, ci sono funzionari statunitensi che hanno detto al corrispondente della PBS Nick Schifrin che hanno motivo di credere che il presidente Putin abbia preso la decisione di invadere l'Ucraina. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha anche espresso preoccupazione per "preoccupanti segni di escalation russa", dicendo lui stesso che un'invasione potrebbe "accadere in qualsiasi momento".

Ieri, diplomatici provenienti da Russia, Ucraina, Germania e Francia hanno preso parte a nove ore di discussione a Berlino. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha accusato i politici occidentali di far esplodere la situazione a dismisura, definendo le preoccupazioni per l'accumulo di truppe russe "pura propaganda". I funzionari russi negano che stia pianificando qualsiasi invasione, insistendo invece sul fatto che sta applicando "linee rosse" per assicurarsi che l'Ucraina non aderisca alla NATO. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha definito la situazione di Russia e Ucraina "il momento più pericoloso" che l'Europa abbia affrontato negli ultimi decenni.