La Monna Lisa ha visto la Luna, la NASA gioca con il laser

Il famoso dipinto di Leonardo è stato protagonista di un esperimento della NASA. L'ente spaziale ha spedito al Lunar Reconnaissance Orbiter un'immagine digitale della Monna Lisa mediante impulsi laser. La velocità è stata di soli 300 bps, ma l'operazione ha avuto successo.

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a cura di Manolo De Agostini

La Monna Lisa è quasi andata sulla Luna. Il famoso dipinto di Leonardo da Vinci è stato protagonista di un test della NASA, che sta sperimentando la comunicazione e lo scambio di informazioni attraverso la tecnologia laser.

Per questo motivo il team di scienziati ha inviato la copia digitale del dipinto al Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), che orbita attorno al nostro satellite dal 2009, ed è dotato di tutto il necessario, a differenza di molti altri apparati che comunicano mediante segnali radio.

Il sorriso enigmatico della Gioconda ha viaggiato per oltre 380 mila chilometri, partendo dalla stazione Next Generation Satellite Laser Ranging (NGSLR) del Goddard Space Flight Center e arrivando al Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA) montato sul satellite.

L'immagine trasmessa dalla NASA, prima e dopo la correzione degli errori

Si è trattato della prima volta che qualcuno "ha effettuato con successo una comunicazione laser unidirezionale su distanze planetarie", ha dichiarato David Smith del MIT. Per raggiungere questo scopo la NASA non ha preso una semplice immagine JPEG e l'ha inviata nello spazio.

Gli ingegneri hanno scomposto il dipinto in una matrice da 152 x 200 pixel. Ogni pixel, rappresentato da una sfumatura di grigi, è stato codificato con un numero tra 0 e 4095. Ogni pixel grigio è stato trasmesso singolarmente tramite impulsi laser - in uno tra 4096 slot di tempo posta in una finestra temporale precisa - a una velocità di 300 bps (bit al secondo).

Durante la trasmissione il team ha sperimentato un problema costituito dalle turbolenze dell'atmosfera terrestre. Queste interferenze hanno causato errori di trasmissione, corretti con il codice di correzione degli errori "Reed-Solomon" usato anche nel campo dei CD e dei DVD.

Una volta che il Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA) ha ricevuto i pixel trasmessi, è stato in grado di rimetterli in ordine e ricostruire l'immagine completa. Successivamente la sonda ha inviato l'immagine nuovamente sulla Terra mediate il sistema di telemetria radio, certificando il successo dell'esperimento.

L'ente spaziale ha in programma di ripetere questa trasmissione, raggiungendo una velocità decisamente maggiore: 600 milioni di bit al secondo. Si tratta di un passo in una direzione ben precisa: l'obiettivo è quello di tagliare il tempo di percorrenza delle informazioni nello spazio, in modo da poter comunicare ad esempio con Marte - terreno di una futura missione umana - in modo molto più diretto di quanto possibile fino a oggi.