La roccia marziana che è comparsa a sorpresa nelle foto scattate dal rover Opportunity rischia di far finire la NASA in tribunale. Se qualcuno non lo ricordasse, qualche giorno fa erano circolate in Rete due foto (che riportiamo in questa notizia) scattate dalla fotocamera di bordo del rover nello stesso punto, a 12 giorni di distanza. Nella seconda appare una roccia che in precedenza non c'era.
Dopo un esame più accurato i tecnici avevano concluso che probabilmente le ruote del rover l'avevano spostata quando si era allontanato, e la questione sembrava chiusa. Senonché un tale Rhawn Joseph, che come scrivono le fonti si auto definisce un astrobiologo, ha denunciato la NASA chiedendo a un giudice federale del tribunale della California del Nord di costringere gli scienziati dell'Agenzia Spaziale ad esaminare più da vicino l'oggetto.
Le due foto di Opportunity
Il querelante dalle immagini che tutti abbiamo visto ha infatti dedotto con assoluta sicurezza che l'oggetto in questione è un "organismo biologico putativo simile a un fungo, un organismo composito costituito da colonie di licheni e di cianobatteri, e che sulla Terra è conosciuto come apotecio". Non solo, uno sgranatissimo ingrandimento dell'immagine costituirebbe la prova che questo organismo non era assente nella prima immagine, ma semplicemente più piccolo perché in fase iniziale di crescita.
Fungo o roccia?
Insomma, la più grande scoperta della storia dell'esplorazione spaziale sarebbe stata messa da parte dalla NASA per imperizia. Perché, per dirla con le parole di Rhawn, "qualsiasi adulto intelligente, adolescente, bambino, scimpanzé, scimmia, cane, o roditore con anche un minimo di curiosità, si sarebbe avvicinato e avrebbe esaminato da vicino quell'elemento. Il team del rover della NASA invece si è rifiutato di scattare anche un solo ingrandimento". Che Rhawn sia un esperto di funghi, magari allucinogeni?