La prima attività scientifica: gli asteroidi

Strumenti, tecnologia e attività dell'Osservatorio Schiaparelli di Campo dei Fiori. Un reportage alla scoperta dell'attività astronomica in un Osservatorio amatoriale italiano di primordine.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

La prima attività scientifica: gli asteroidi

I volontari dell'Osservatorio Campo dei Fiori hanno scelto due programmi di ricerca che portano avanti tutte le notti serene con questo telescopio, la prima è il monitoraggio degli asteroidi vicini alla Terra. "Cerchiamo di tenere sotto controllo tutte le nuove scoperte di asteroidi per monitorarne la posizione in cielo, poi mandiamo i dati a un centro di elaborazione negli Stati Uniti che calcola le orbite" ci spiega Luca Buzzi.

"Siamo fra i primi 15-20 osservatori al mondo per  numero di asteroidi osservati ogni anno: superiamo i mille asteroidi l'anno. Questo perché abbiamo due telescopi, quindi possiamo fare osservazioni di due asteroidi diversi in contemporanea. Fino a poco tempo fa il secondo telescopio era un 40 centimetri, da 3-4 mesi è stato smontato e a primavera e arriverà l'84 centimetri".

Come vengono scelti gli asteroidi da monitorare, e perché in questo osservatorio se ne scoprono di nuovi solo raramente?

"I target degli asteroidi si scelgono notte per notte. Non si può fare un planning se l'obiettivo è di monitorare le nuove scoperte, perché il meteo non ce lo permette. Siamo qui tutte le notti serene, mediamente 120 all'anno. Se piove, nevica, è coperto o c'è forte vento non si può fare osservazione. Inoltre, se c'è la Luna piena si fa ben poco perché gli asteroidi non sono luminosi, e un faro che illumina la scena lascia vedere ben poco. Certo si può puntare il telescopio dalla parte opposta, e di fatti si fa così, ma in ogni caso il cielo è più luminoso. Se ci fate caso nelle notti di Luna piena si vedono meno stelle perché il cielo è comunque più illuminato anche dalla parte opposta. Se un asteroide è molto debole non si vede" spiega Luca Buzzi.

Quanto alla scelta degli asteroidi, "ci sono le pagine Internet del centro statunitense di riferimento, chiamato Minor Planet Center in cui sono elencate tutte le nuove scoperte da monitorare. Abbiamo scoperto anche noi una ventina di asteroidi, ma perché sono entrati casualmente nel campo di osservazione (mentre si osserva un asteroide noto, nel campo ne passa un altro sconosciuto, N.d.R.).

###old2706###old

Il punto è che per le ricerche professionali si seguono tecniche sistematiche che richiedono molte risorse denaro. I grossi centri professionali statunitensi spazzolano ogni notte il cielo alla ricerca di nuovi asteroidi, li inseriscono in una lista e lasciano agli osservatori amatoriali di tutto il mondo il compito di seguirli: entrambe le attività contemporaneamente non si possono fare".

A che distanza siete in grado di osservare con il telescopio che state usando?

"Non è possibile dire con un numero fino a che distanza si può arrivare con un telescopio. In realtà la regola è che maggiore è il diametro, più si vedono astri deboli. Però non è detto che siano per forza lontane. Si parla infatti di magnitudine, ossia la luminosità che ha un astro.

A occhio nudo in una nottata serena, senza inquinamento luminoso, si vedono corpi celesti a magnitudine 6. Ogni scatto dalla 6 alla 7, dalla 7 alla 8 e così via è pari a 2,5 volte. Cioè una stella (o un asteroide) di magnitudine 7 è 2,5 volte più debole di uno di 6. Con questo telescopio arriviamo alla 21, che equivale a 2,5 elevato alla 15. Vuol dire che con questo telescopio, la macchina fotografica e tanto tempo di posa si riescono a vedere asteroidi, stelle altri corpi celesti che sono all'incirca un milione di volte più deboli di quelli che si vedono a occhio nudo. Quando la Luna è presente mediamente si osserva fino alla magnitudine 19.