La Rai chiede un canone più alto, sennò sarà battaglia

Viale Mazzini non accetta il congelamento del canone Rai: già pronta a rivolgersi al Tar del Lazio. Il problema è che il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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a cura di Dario D'Elia

La Rai vuole fare ricorso al Tar del Lazio per il mancato aumento del canone. A dicembre com'è risaputo il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato si è opposto all'aggravio delle imposta: nel 2014 sarebbe dovuta passare dagli attuali 113 euro a 115 euro.

Il rito è stato interrotto anche se la Legge Gasparri (articolo 18, comma 3) stabilisce che il servizio pubblico ha diritto a recuperare sia l'inflazione che qualche briciola per lo sviluppo tecnologico.

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Negli ultimi 7 anni ci sono stati momenti d'attrito fra i vari Governi e la Rai, ma non si è mai giunti a uno scontro frontale come adesso. La questione di fondo è che secondo le stime di Viale Mazzini si rischia una perdita di 21 milioni di euro. La presidentessa Tarantola è stata avvertita.

Ecco spiegato il motivo per cui il 20 dicembre il direttore generale Gubitosi parlò di vero e proprio "fuoco amico", pensando al governo. Non resta che il Tar, ma c'è un'altra sorpresa che ha lasciato basita la dirigenza Rai: il decreto firmato da Zanonato non può essere impugnato perché non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Insomma, dovranno continuare a soffrire in silenzio.