La realtà virtuale è una moda passeggera, meglio la realtà aumentata

Warren Spector, autore di giochi cult come Deus Ex e Thief, sostiene che la realtà virtuale sia una moda passeggera.

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a cura di Roberto Caccia

La realtà virtuale è una moda passeggera. Questo è il pensiero di Warren Spector, padre di Deus Ex e di altri giochi cult del calibro di System Shock, Wing Commander, Thief e Ultima Underworld, solo per citarne alcuni.

warren spector

Warren Spector

Un parere che sembra stridere con quello della community e di altri addetti ai lavori, entusiasti della realtà virtuale e del progressivo avvicinamento di questa tecnologia.

"Credo che la realtà virtuale genererà un po' d'interesse fra gli hardcore gamer e vedo possibilità entusiasmanti per i social media, i meeting virtuali, l'apprendimento e tutte le cose un po' pazze come affrontare le proprie fobie", spiega Spector ai colleghi di GamesIndustry, ma è la parte successiva dell'intervista quella destinata a sollevare un discreto polverone.

"Per l'intrattenimento? Non ce la vedo. Non credo che la maggior parte degli esseri umani vorranno sembrare stupidi (tutti quanti sembrano stupidi con un visore per la realtà virtuale) e non penso che vorranno isolarsi dal mondo. Voglio dire che se qualcuno dovesse sgattaiolare alle mie spalle con una mazza da baseball, vorrei accorgermene! Per non parlare della nausea", spiega lo sviluppatore.

Ciò che invece suscita emozioni in Spector è la realtà aumentatà, come quella vista all'E3 nella dimostrazione di Microsoft con Minecraft e Hololens, che potete osservare qui sopra.

"È molto emozionante, c'è del potenziale. Persino i primi frutti del gaming con la realtà aumentata sembrano convincenti. Avanti tutta con la realtà aumentata!". Anche voi siete sulla stessa barca o credete che la realtà virtuale non sia soltanto una moda passeggera per il mondo dei videogiochi?