La ricetta medica elettronica parte domani: ecco le novità

Da domani sarà ufficiale la ricetta elettronica. Chi andrà dal medico ne uscirà con un promemoria che permetterà alla farmacia di trovare la prescrizione online.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Da domani 1 marzo 2016 tutte le farmacie italiane accetteranno la ricetta elettronica. Un passo avanti notevole che permetterà a tutti i cittadini di presentarsi nelle farmacie di qualsiasi Regione differente da quella di residenza, e ottenere il farmaco prescritto dal proprio medico. Non è una banalità perché finora non era possibile, come aveva spiegato Pino Bruno introducendo le novità della ricetta digitale.

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Inizialmente il "pezzo di carta" resterà comunque: anche se i farmacisti potranno accedere alle prescrizioni dal computer, il medico di base consegnerà comunque al paziente un promemoria scritto che servirà al farmacista per rintracciare la prescrizione. Un'idea per far fronte a eventuali problemi della prima ora che potrebbero affliggere un sistema mai usato, che in nessun modo deve impedire ai pazienti l'accesso ai farmaci.

In buona sostanza funzionerà così: da domani i medici curanti compileranno a video una versione elettronica della ricetta cartacea che tutti ben conosciamo, memorizzata su un apposito sito. Ci sarà un numero di ricetta elettronica associato al codice fiscale del paziente, ed eventuali esenzioni saranno aggiunte in automatico. La differenza maggiore è che non vi verrà consegnata la stampa della ricetta, ma quella del promemoria che contiene dei codici a barre mediante i quali il farmacista dovrà risalire online alla prescrizione.

Inizialmente la procedura sarà usata solo per i farmaci, nei prossimi mesi – quando il rodaggio sarà completato – verrà allargata anche alle prescrizioni di esami specialistici.

Oltre alla maggiore praticità, questo sistema dovrebbe consentire di prevenire falsificazioni o abusi che seguono al furto dei ricettari.

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Luigi Caruso, Presidente del Gruppo CMT ha commentato che "il percorso intrapreso porta al miglioramento dei servizi alle imprese ed ai cittadini per un rapporto sempre più efficiente, chiaro e trasparente con la collettività. In questo contesto la Sanità ricopre un ruolo primario" e ha aggiunto che "gli adempimenti relativi al Dossier Sanitario e al Fascicolo Sanitario Elettronico rappresentano delle preziose opportunità per le Aziende Sanitarie Private e Pubbliche per delineare strategie più vaste di digitalizzazione dei processi: una strada in grado di rendere i rapporti con i propri pazienti più efficaci e personalizzati". Si parla di consistenti risparmi sulla spesa pubblica, con stime di risparmio per le strutture sanitarie di circa 3,8 miliardi l'anno, di cui circa 2,2 miliardi grazie al Fascicolo Sanitario Elettronico.

Come spesso accade con le novità non manca lo scontento, che in questo caso serpeggia fra i medici di famiglia, che denunciano "un aggravio del lavoro burocratico" che toglierebbe tempo altrimenti impiegato per visitare i pazienti. Il Segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo dichiara che "qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket, adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza e quant'altro dovremo verificare".

Se domani qualcuno di voi avrà a che fare con questa novità ci faccia sapere com'è andata.