La tecnologia 3D verso la standardizzazione

Il consorzio per le tecnologie 3D ha deciso di creare degli standard per lo sviluppo di dispositivi più compatibili tra loro.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Consumer Electronic Association ha pianificato un incontro il prossimo dodici di maggio, per tentare di stabilire degli standard per lo sviluppo delle tecnologie 3D domestiche.

Al momento la tecnologia 3D, infatti, manca di qualsiasi tipo di standar, e quindi si potrebbero verificare problemi di compatibilità e interoperabilità, mano a mano che si diffonde.

La CEA sta pensando di sviluppare standard separati per il 3D attivo e passivo, in particolare per quanto riguarda gli occhiali, prodotto principe per sfruttare questa tecnologia, ma non solo."Quasi ogni prodotto 3D è fornito con occhiali dedicati, e in quasi nessun caso questi sono compatibili con altri prodotti",  ha ricordato Chris Chinnock, presidente di Insight Media e del 3D@home consortium.

Al momento la mancanza di standard è una delle ragioni che ostacola lo sviluppo di contenuti tridimensionali, anche se non certo l'unica, come dimostrano le recenti scelte di Philips. Chinnock ha anche aggiunto che la presenza di standard dovrebbe stimolare lo sviluppo di prodotti di qualità, "è facile sviluppare in 3D, ma difficile farlo per bene […]. I cosiddetti professionisti stanno facendo cose che ti fanno sanguinare gli occhi".