La tempesta solare che spegnerà tutto

Il sole potrebbe essere responsabile del prossimo grande disastro, fra quattro anni a partire da oggi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il mondo non finirà, quasi certamente, nel 2012, con buona pace di chi afferma che i Maya lo avevano previsto con una precisione digitale. Questa frase, però, dovrebbe essere riscritta, perché "digitale" non avrebbe più molto senso. D'altra parte potrebbero leggerla in pochi.

Nel maggio del 2013 potremmo infatti assistere ad un black-out planetario, degno dei peggiori, o migliori, film del genere catastrofico. A causarla sarà una tempesta solare, stando alle previsioni della NASA e del NOAA Space Weather Prediction Center.

La nostra stella, infatti, è soggetta a periodiche tempeste solari, che si ripercuotono sul pianeta generando tempeste geomagnetiche. Questi eventi hanno l'effetto collaterale di danneggiare installazioni e apparecchiature elettriche di ogni genere, dal cellulare al frigorifero, dalla centrale eolica ai pannelli solari sul tetto. È una cosa talmente efficace che è stata applicata anche allo sviluppo delle armi.

Un possibile risultato della tempesta elettromagnetica, secondo le previsioni.

Eventi simili, in scala minore, si sono già verificati in passato, ma oggi ci si preoccupa per l'intensa penetrazione della tecnologia e dell'elettronica nella nostra vita quotidiana. Se si ripetesse una tempesta come quella del 1921, per esempio, potremmo trovarci con 130 milioni di persone prive di elettricità, e le conseguenze non sono facilmente prevedibili.  

La National Academy of Sciences ha fornito un rapporto a riguardo, dove si legge che un evento simile provocherebbe miliardi di danni, e ci vorrebbero da quattro a dieci anni per recuperare.

Computer e server spenti, frigoriferi che diventano armadi, case e strade buie, cellulari inutili. Uno scenario terribile, un "medioevo tecnologico" al quale, ammettiamolo, non siamo per nulla preparati. Provate a pensarci: da quando vi svegliate a quanto arrivate a scuola la mattina, quante vostre azioni non hanno richiesto l'uso di energia elettrica?