La vecchia televisione è morta, BBC ne fonda una nuova

Il centro ricerche della BBC lavora a progetti all'avanguardia nella personalizzazione dei contenuti in relazione ai gusti, localizzazione e condizioni ambientali dell'utente.

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a cura di Dario D'Elia

La televisione e la radio del futuro si adatteranno liquidamente al nostro gusto, alle condizioni ambientali di fruizione e anche al nostro spirito del momento. Nei laboratori di ricerca e sviluppo della BBC, a Salford nel Nord dell'Inghilterra, si sta proprio lavorando su questi fronti sebbene di primo acchito verrebbe da pensare che stiano fantasticando un po' troppo.

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Eppure quest'anno durante la TNW Conference di Amsterdam i responsabili di questi progetti hanno svelato già un buon numero di sperimentazioni in atto. Ad esempio dal 2012 con Perceptive Media si sta dimostrando che è possibile usare informazioni personali e dati di localizzazione per adattare in tempo reale un racconto radiofonico (Breaking Out) a seconda dell'ascoltatore. Il prototipo di radio che ha consentito questo test il prossimo anno sarà rinnovato. Monterà sensori di prossimità, microfoni capaci di influenzare l'ascolto in relazione ai rumori ambientali, rilevatori di luminosità, etc. Si parla anche di una versione realizzata in collaborazione con Lancaster University dotata di riconoscimento facciale e supporto alla geolocalizzazione.

Breaking Out
Breaking Out

Il futuro della "perceptive radio" è comunque nelle app per smartphone. Lo sa bene Phil Stenton dell'R&D di BBC. Un terminale mobile ha tutti i sensori di cui si possa aver bisogno, basterebbe solo una app capace di analizzare i dati dei propri gusti e comportamenti.

Lo stesso si potrebbe fare sul "Visual Perceptive Media", ovvero rendere i video adattivi. BBC ha collaborato con uno sceneggiatore per realizzare un cortometraggio con diversi inizi e finali, nonché diversi viraggi cromatici – come avviene sempre più spesso nelle Serie Tv di grande successo.

Perceptive Radio 1
Perceptive Radio

La clip è stata mostrata tramite una Web app che analizzando gli interessi dell'utente, personalità e gusti musicali in pratica personalizzava i contenuti realizzandone versioni diverse.

Sotto il profilo tecnico si attua semplicemente - in fase di produzione - una sorta di decostruzione dove si hanno a disposizione più flussi di contenuti, tracce audio, colonne sonore, etc. Il tutto pensando anche alle dinamiche licenziatarie che entrano in gioco quando si trasmette in più paesi.

Il progetto Primer è ancora più entusiasmante ed è stato testato per la prima volta la scorsa estate durante l'Edinburgh Festival Fringe. È ideale per gli eventi di pochi giorni oppure conferenze stampa. In pratica per ridurre i costi di copertura vengono istallate più videocamere ad alta risoluzione, sia GoPro che modelli 4K, e tramite un tool di editing online gestite per confezionare clip di ogni tipo.

primer
Primer

La ripresa in Ultra HD consente una grande libertà creativa e quindi ritagliare (crop) porzioni di ripresa come se alla fine si avessero a disposizione videocamere virtuali. Ottenendo comunque alla fine contenuti in alta risoluzione (1080p). Per un broadcaster che non vuole seguire un evento in maniera strutturata è perfetto.

Oggi Primer è ancora sperimentale ma domani potrebbe diventare un prodotto impiegabile da tutte le produzioni televisive che lo desiderano. Per altro BBC lavora a tutti questi progetti di sviluppo in un'ottica open source. Su GitHub c'è una specifica comunità molto attiva in tal senso.