La X-M1 e le sorelle maggiori

Recensione - Anteprima della Fujifilm X-M1, terza mirrorless Fujifilm basata sullo stesso sensore Trans-CMOS della capostipite X-Pro1, ma declinata in un corpo più "facile" ed economico.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

La X-M1 e le sorelle maggiori

Molti utenti interessati a una mirrorless Fujifilm si interrogheranno sull'opportunità di acquistare una X-M1 piuttosto che una X-E1. Vogliamo allora qui ricordare sinteticamente tutte le differenze tra i due modelli, e spendere qualche ulteriore riga sulle ottiche XC.

Il sensore X-Trans CMOS comune a tutti gli attuali modelli della gamma.

Innanzitutto, a differenza dei modelli superiori la X-M1 non è dotata di mirino. L'inquadratura deve essere fatta attraverso il display posteriore, con tutti i pro e contro del caso. Rispetto al mirino ottico della Pro-1, ad esempio, durante uno scatto continuo è più difficile tenere inquadrati soggetti in movimento. Lo schermo, però, è di risoluzione maggiore (920k contro 460k punti).

La X-M1 è dotata di ghiera dei programmi e due ghiere di comando, analogamente a molte altre mirrorless e compatte. Tutto viene gestito dal corpo macchina, mentre la X-E1, utilizza l'approccio più "antico": ghiera dei tempi sul corpo macchina, compensazione esposimetrica e controllo dei diaframmi sul corpo obiettivo. I fotografi più datati tendono a preferirlo, se non altro per motivi nostalgici.

La X-M1 manca, purtroppo, della funzione di livella elettronica. Una funzione utile soprattutto per il paesaggio, che è un genere fotografico per il quale la X-M1 si presta molto bene, nonché un'assenza a nostro avviso inspiegabile. Mancano, sulla X-M1, il pulsante di blocco AE/AF e un selettore veloce della modalità AF. Queste funzioni vanno impostate tramite il Quick menu, anche se la funzione di blocco esposimetrico può, volendo, essere assegnato al pulsante Fn. Manca anche la presa filettata per lo scatto remoto.

La X-M1 offre meno modalità "simulazione film", ma in compenso offre diversi filtri creativi che compensano abbondantemente la mancanza. Riguardo al video, ci sono da segnalare sia carenze sia aggiunte. La X-M1 aggiunge il pulsante di registrazione video e più evolute modalità di messa a fuoco durante la registrazione di filmati, mentre manca dell'ingresso per microfono esterno. Tutti aggiustamenti coerenti con il posizionamento più consumer della X-M1. 

Ottiche XC e "R"

Un dubbio che può sorgere nel valutare l'acquisto della X-M1 riguarda il suo funzionamento con le ottiche "R" cioè Ring type, dotate di anello dei diaframmi. Quanto sono fruibili sul nuovo corpo? Ebbene, la compatibilità è totale e il problema non si pone in alcun modo: in presenza di una lente R, il fotografo può scegliere se utilizzare la ghiera sull'obbiettivo (che prevale sui controlli presenti sul corpo macchina) oppure impostare l'ottica in modalità Auto (cosa che, secondo i casi, avviene ruotando l'anello o spostando un apposito selettore sulla posizione A) e utilizzare la ghiera di comando sulla fotocamera.  

Il 16-50mm della linea XC che ha debuttato con la X-M1.

Per quanto riguarda le ottiche XC (linea Compact o Casual), al primo 16-50mm (equivalente a 24-75mm) annunciato contestualmente alla X-M1 ha già fatto seguito l'annuncio di un secondo zoom 50-230mm (equivalente a 75-350mm) con apertura massima f/4.5-6.7. Questo secondo zoom sarà disponibile entro fine anno.