L'Agenda Digitale aggrega 25 politici di partiti diversi

L'esperto IT Stefano Quintarelli si è fatto portavoce di un intergruppo parlamentare per favorire l'Agenda Digitale.

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a cura di Dario D'Elia

Giovedì Stefano Quintarelli, uno dei più noti esperti nel settore IT, è riuscito nell'impossibile: far sedere al tavolo 25 parlamentari di partiti diversi per promuovere l'Agenda Digitale. L'idea è quella di creare un intergruppo parlamentare per sostenere l'innovazione.

Di giovedì sera a parlare di Agenda Digitale...

Il manifesto è stato co-firmato da Lorenza Bonaccorsi (Pd), Irene Tinagli (Scelta Civica), Paolo Coppola (Pd), Lucio Malan (FI) e Antonio Palmieri (FI). Dopodiché, stando a quanto riporta Wired.it, si sarebbero aggiunti Sergio Boccadutri (Sel), Daniel Alfreider (Gruppo Misto), Vincenza Bruno Bossio (Pd), Maria Chiara Gadda (Pd), Pietro Liuzzi (FI), Angelo Rughetti (Pd), Pia Elda Locatelli (Pd), Rosamaria Digiorgi (Pd), Giancarlo Galan (FI), Pier Paolo Vargiu (Scelta Civica), Giampaolo Galli (Pd), Giovanni Piccoli (FI), Maria Chiara Carrozza (Pd), Lorenza Bonaccorsi (PD), Deborah Bergamini (FI), Alberto Airola (M5S), Vito Crimi (M5S) r Stefano Lucidi (M5S).

"Creeremo anche un piccolo sito con i nomi di tutti i partecipanti al gruppo e un registro delle attività che svolgeranno", ha spiegato Quintarelli.

In bocca al lupo, ma non è chiaro se sarà sufficiente il principio di autodeterminazione per fare muovere le acque.