L'Agenda Digitale per l'Italia del Partito Democratico

Anche il maggiore partito di opposizione ha reso nota una proposta di Agenda Digitale per l'Italia. Quattro i punti chiave: diritto all'accesso, investimenti nelle reti, sviluppo contenuti digitali e neutralità della Rete.

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a cura di Dario D'Elia

Il Partito Democratico ha pubblicato una proposta di Agenda Digitale per l'Italia. Si tratta di un documento progettuale che si concentrata su più punti e che vuole rispondere alle esigenze di sviluppo del Paese.

Agenda Digitale per l'Italia

Come l'iniziativa "Agenda Digitale per l'Italia", sostenuta da 100 personalità del mondo TLC, anche in questo caso si rileva l'esigenza di attuare un piano di respiro europeo. "L'Italia è il solo grande paese privo di una propria agenda digitale. Non può e non vuole rinunciare al futuro, ma procede troppo lentamente e rischia di finire in un vicolo cieco", si legge nel documento (qui il documento completo).

"A distanza di oltre due anni dall'annuncio del primo Piano Caio non solo non  sono stati ancora assegnati fondi pubblici necessari per un'opera di tale rilevanza, ma non si è ancora individuato un progetto di sviluppo chiaro che porti anche l'Italia al passo delle nazioni più avanzate".

"Appare assai lontana la consapevolezza del rischio per l'Italia di restare indietro nell'era digitale: siamo l'ottava economia industriale ma solo la ventesima economia digitale al mondo. Eppure il futuro del digitale non riguarda lo sviluppo di un settore ma è condizione di crescita dell'intera economia. Per questo gli investimenti in questo campo vedono sestuplicato il loro valore".