L'Antitrust blocca le rimodulazioni Wind All Inclusive Maxi

L'AGCM ha chiesto a Wind di bloccare la rimodulazione tariffaria All Inclusive Maxi che avrebbe colpito più tariffe. Wind vincolerebbe i clienti a una nuova offerta che comporta un pagamento supplementare.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust ha chiesto la sospensione provvisoria del servizio telefonico opzionale "All Inclusive Maxi" di Wind Telecomunicazioni. Grazie alla segnalazione dell'ADUC e di diversi consumatori l'AGCM ha deciso di intervenire e far bloccare all'operatore anche i nuovi relativi addebiti a meno che non i clienti non abbiano manifestato un esplicito consenso per l'attivazione.

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"Wind vincolerebbe i clienti a una nuova offerta che comporta un pagamento supplementare rispetto alla remunerazione concordata nel contratto principale, senza averne richiesto 'preventivamente' il consenso e obbligandoli ad attivarsi per rinunciare a questo servizio", scrive il Garante. "L'AGCM ha tenuto conto anche dell’elevato grado di offensività della condotta, in ragione del numero di utenti coinvolti (oltre un milione)".

Com'è risaputo Wind il mese scorso aveva comunicato che dal 29 aprile molte offerte sarebbe state oggetto di modifiche contrattuali. Si parlava di una trasformazione in "Maxi" di ALL Inclusive Fresh (rincaro a 7,55 euro), All Inclusive Limited Edition (10,50 euro), All Inclusive Speciale (9,50 euro), All Inclusive Wind Unlimited New (11,50 euro) e All Inclusive Young Edition (11,50 euro).

"Dal primo rinnovo successivo al 29/04 la sua All Inclusive diventa MAXI: avrà 1 Giga extra alla velocità del 4G (ove disponibile) a solo 1,5€ in più ogni 4 sett. (50% di sconto). Può rinunciare al Giga extra inviando MAXI NO al 4033 entro 30gg. Può esercitare il diritto di recesso o cambiare operatore senza penali entro 30gg", si leggeva sull'SMS.

L'associazione dei consumatori aveva rilevato in questa operazione un meccanismo di opt-out "vale a dire che verrà attivato automaticamente senza alcuna richiesta da parte del cliente che dovrà invece attivarsi per recedere".

L'AGCM ha rilevato la medesima criticità e quindi segnalato a Wind che "dovrà comunicare entro sette giorni all’Antitrust l’esecuzione del provvedimento, inviando una dettagliata relazione per illustrare le misure adottate".

"In caso di inottemperanza, l’Autorità potrà applicare una sanzione pecuniaria da 10.000 euro a 5 milioni".