L'Antitrust indaga sui fornitori di energia: consumi gonfiati e troppe irregolarità

L'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha messo sotto indagine Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia, Enel Servizio Elettrico ed Eni.

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a cura di Dario D'Elia

Compri un nuovo elettrodomestico e controlli la classe energetica perché ti hanno fatto una "capa tanta" sul risparmio. Guardi le etichettine dei televisori per scoprire la differenza di "consumo annuale in kilowatt/ora" tra un LCD tradizionale e un retro-illuminato a LED. Insomma, ti adoperi per tenere bassi i consumi e poi scopri che quattro fra i più importanti fornitori forse hanno violato i regolamenti per fare la cresta.

Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia, Enel Servizio Elettrico ed Eni sono finite sotto la lente dell'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato a seguito di numerosi reclami e segnalazioni, ricevute anche da diverse associazioni dei consumatori.

energia risparmio

"L'indagine è volta ad accertare eventuali violazioni del Codice del Consumo in merito a varie condotte degli operatori", sottolinea la nota ufficiale dell'AGCM. Si presume che abbiano fatturato su consumi presunti e snobbato le autoletture. Non solo, avrebbero fatturato "a conguaglio di importi significativi, anche a seguito di conguagli pluriennali". Senza contare la mancata registrazione dei pagamenti effettuati, con conseguente messa in mora dei clienti fino talvolta al distacco. Infine in alcuni casi non vi sarebbe stato rimborso dei crediti maturati dai consumatori.

"Nell'ambito di queste istruttorie, i funzionari dell'Antitrust hanno svolto ispezioni nelle sedi delle società interessate dal procedimento a Roma, Milano e San Donato Milanese, con l'ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza", prosegue la nota.

Insomma, qualcosa non torna. Magari si tratterà di casi isolati oppure un'operazione programmatica su vasta scala. La speranza è che il Garante abbia sufficienti risorse per fare chiarezza. Dopodiché al solito: che ne sarà delle eventuali sanzioni? Ai consumatori di solito non torna nulla nelle tasche.