L'Antitrust si accontenta delle promesse di Telecom

A distanza di un anno dall'indagine a carico di Telecom Italia per abuso di posizione dominante, l'AGCM per ora sembra accontentarsi di una lettera di intenti. La parte lesa Fastweb non ha potuto ancora avere giustizia. Qualcosa non torna.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust italiana pare non essere in grado di stabilire se Telecom Italia nel maggio 2010 si sia resa responsabile di abuso di posizione dominante nel mercato TLC. È passato più di un anno ma per ora il settore deve accontentarsi di dibattere sulla lettera di intenti presentata dall'ex monopolista.

Un nuovo episodio di Lost, firmato AGCM

La storia è nota agli addetti del settore. Un anno fa Fastweb ha denunciato al Garante del Mercato Telecom Italia per non aver fornito sufficienti informazioni tecnico-economiche necessarie per la predisposizione delle proprie offerte per le gare d'appalto Consip ed Enel. In pratica si sarebbero manifestate violazioni "dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) nei mercati dell'accesso all'ingrosso alle infrastrutture di rete in postazione fissa; dell'accesso a banda larga all'ingrosso; dei servizi al dettaglio di accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa; dei servizi al dettaglio di telefonia vocale; dei servizi al dettaglio di accesso ad internet a banda larga", come si legge nel documento ufficiale.

Il procedimento avrebbe dovuto chiudersi il 30 maggio 2010, ma considerata la complessità dell'argomento l'Antitrust ha stabilito una proroga con scadenza 28 dicembre 2011. Dopodiché il termine ultimo è passato al 4 maggio 2011 e infine al 28 dicembre 2011.

Cosa abbiamo ottenuto? Una serie di impegni per il futuro. Telecom Italia infatti in caso di partecipazione a procedure a evidenza pubblica di valore complessivo a base d'asta superiore a un milione di euro promette di:

  • introdurre una disciplina sul rilascio degli studi di fattibilità relativi a soluzioni impiantistiche non standard (impegni da 1.1 a 1.4);
  • fornire informazioni sulle caratteristiche dei servizi utilizzati dai clienti di Telecom Italia (impegno n. 2);
  • offrire la prestazione di System Unico di Assurance per i servizi di accesso regolamentati ai clienti non residenziali (impegno n. 3);
  • fornire informazioni sugli interventi di desaturazione delle centrali DSLAM (impegno n. 4).

A questo punto gli operatori concorrenti dovranno far pervenire all'Antitrust il loro parere entro il 16 settembre 2011. 

Quindi Telecom Italia la passerà liscia per i suoi presunti abusi? Chi può dirlo. Intanto lasciamo che il Garante per il Mercato si interroghi sui massimi sistemi.