L'Antitrust UE accusa Sky UK di geo-blocking: fine delle restrizioni territoriali?

La Commissione UE ha segnalato a Sky UK e 6 major hollywoodiane che il geo-blocking delle trasmissioni potrebbe violare le norme antitrust.

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione UE accusa Sky UK e 6 major di Hollywood di attuare restrizioni contrattuali che vieterebbero ai cittadini comunitari oltremanica di accedere alle loro trasmissioni online o satellitari. In pratica nella "comunicazione degli addebiti" – che informa le parti coinvolte di ogni dettaglio del caso – si fa un chiaro riferimento al cosiddetto "geo-blocking", ovvero quel sistema di restrizioni territoriali che ben tutti conosciamo quando tentiamo di accede a contenuti situati in altri paesi.

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La questione di fondo è che agli italiani o altri cittadini comunitari dovrebbe essere consentita la possibilità di abbonarsi a Sky UK. Secondo il Commissario UE per la Competizione Margrethe Vestager questi divieti – per altro applicati anche da altri operatori come Canal Plus in France, Sky Italia, Sky Deutschland e DTS in Spagna – potrebbero essere in contrasto con le normative UE.

Disney, NBCUniversal, Paramount Pictures, Sony, Twentieth Century Fox e Warner Bros sono probabilmente le dirette responsabili di questi blocchi, se si parla di film. Ma è evidente che i broadcaster hanno un'altra parte di responsabilità se si tirano in ballo i diritti sullo sport e le produzioni proprie.

Molti potrebbero interrogarsi sull'importanza di questa indagine. Ebbene. Se mai la difesa di Sky UK e della major non dovesse tenere, domani potremmo avere la possibilità di abbonarci a qualsiasi servizio straniero. In barba agli equilibri creatisi nei singoli mercati nazionali. Sky e Mediaset costano troppo? Mi rivolgo alla Francia, alla Germania, la Spagna… e così via.

I broadcaster tremano. Sarà bene che Sky UK prepari bene la difesa.