L'audio ad alta definizione si sente, audiofili in festa

L'audio a qualità standard basta e avanza per la maggior parte di noi ma alcuni sostengono che sia possibile sentire la differenza con impianti costosi e fonti ad alta definizione. Una nuova analisi dei dati scientifici dà ragione agli audiofili.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le persone possono sentire la differenza tra musica in qualità standard e audio ad alta definizione. Lo afferma una nuova ricerca della Queen Mary University di Londra (QMUL), che ha preso in considerazione 18 studi esistenti per un totale di oltre 12.000 persone esaminate.  

A differenza di quanto affermato molte volte, quindi, è fisicamente possibile notare la differenza e quindi avrebbero un loro senso l'hardware per l'altissima fedeltà e servizi come Pono o Tidal. "I puristi dell'audio e l'industria dovrebbero dare il benvenuto a questa scoperta", ha commentato Joshua Reiss della QMUL.

hi res audio 1200 80

Gli appassionati audio in effetti potrebbero sentirsi autorizzati a dire "lo dicevo io", e prepararsi a rinfacciare la cosa ad amici e parenti. A quanto pare è falso, infatti, che noi esseri umani siamo biologicamente incapaci di notare certi dettagli audio.

Ma non è forse il caso di esseri avventati: lo studio infatti dice che solo alcune persone riescono a distinguere la traccia hi-fi da quella standard. È utile essere ascoltatori "allenati", ma anche loro riconoscono l'audio di qualità migliore solo nel 60% dei casi. Sono state prese in considerazione soprattutto solo musica classica e jazz, senza riuscire a determinare per quale genere l'alta risoluzione avesse un impatto maggiore. Non è dato sapere se con altri generi la situazione sia diversa, ma probabilmente con generi più "impastati" sarà probabilmente ancora più difficile riconoscere la traccia ad alta risoluzione.

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Il risultato in ogni caso elimina le convinzioni sulle capacità dell'orecchio umano, ma più che chiudere il dibattito, lo sposta. Lo studio infatti ci dice anche il cambiamento concreto è ben poco rilevante, se appunto anche gli ascoltatori allenati hanno successo al massimo 6 volte su 10. La maggior parte di noi continuerà a trovare inutile spendere di più per l'audio ad altissima fedeltà.