Le autrici di fantascienza dominano il premio Hugo 2016

In molti ritengono che la fantascienza sia una questione da maschi ma la realtà raccontata dal premio Hugo 2016 racconta una storia molto diversa. Tutti i premi più importanti vanno a scrittrici, non tutte anglosassoni bianche. I gruppi conservatori non sono riusciti a impedirlo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il premio Hugo 2016 celebra le autrici di fantascienza come mai prima d'ora, con sette donne che sabato si sono portate a casa l'ambito premio letterario – assegnato tramite un sistema di votazione a cui tutti possono partecipare. Non è mancata nemmeno quest'anno una certa vena polemica, ma meno accesa rispetto all'anno scorso.

Il premio di maggior richiamo è naturalmente quello per il miglior romanzo, che va a N.K Jemisin con il suo The Fifth Season, che è il primo di una trilogia. Per il romanzo breve vince Nnedi Okorafor (un romanzo già tradotto in italiano) con The Builders, mentre per il racconto lungo si aggiudica il premio Hao Jinfang con Folding Beijing (gratis qui, in inglese). Naomi Kritzer vince per il suo racconto breve Cat Pictures Please. Due donne anche per il premio agli editori, che vanno a Sheila Gilbert ed Ellen Datlow.

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N.K Jemisin

Passando alla graphic novel il premio va al già noto e amato Neil Gaiman per il suo The Sandman: Overture, mentre il grande successo di The Martian (film e libro) si conferma nuovamente con una nota di colore: due veri astronauti hanno ritirato il premio per l'autore Andy Weir, che ha vinto l'onoreficienza dedicata a John Campbell.

Quanto alle polemiche a cui abbiamo accennato sopra, si tratta dell'attività di due gruppi noti come Sad Puppies e Ravid Puppies. Entrambi sono convinti che la fantascienza moderna abbia deviato troppo dalle proprie origini, in particolare con un'eccessiva enfasi sulla diversità fino a farla diventare una forzatura.

Spingono quindi affinché si torni al passato, vale a dire una predominanza di maschi bianchi, e lo fanno selezionando certe opere e votando in massa per farle vincere. Per il secondo anno di seguito il premio Hugo ha resistito a tali pressioni, con un paio di note ironiche.

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Nnedi Okorafor

Sebbene il gruppo dei Rabid Puppies abbia ottenuto diverse "vittorie", infatti, è interessante notare come non le cose non siano andate proprio nel migliore dei modi per questo gruppo. The Martian per esempio è già un'opera molto popolare, e di certo non è facile leggere il suo premio come una vittoria del gruppo. Un'altra opera che avevano proposto è quella di Neil Gaiman, che ha rimandato al mittente il "supporto", affermando che avrebbe ritirato la sua opera dal concorso se non avesse temuto di dare ancora più visibilità a questi "tristi sfigati". Ancora più imbarazzante per questi fondamentalisti della fantascienza è la vittoria di Hao Jinfang, che per qualche ragione i puppies avevano incluso nella loro lista pur trattandosi di una donna asiatica.

In ogni caso si sta meditando su cambiamenti al sistema di voto per le edizioni future del premio Hugo, proprio per evitare manipolazioni come quelle tentate negli ultimi due anni. Per quanto riguarda l'edizione del 2016, le testate che se ne sono occupate ne sottolineano con forza la grande diversità (diverse donne sono anche di colore).

I premi Hugo 2002 I premi Hugo 2002
  

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