Le aziende italiane che hanno partecipato

Rosetta arpionerà una cometa per scoprire com'è nato il Sistema Solare.

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a cura di Elena Re Garbagnati

In Italia in quali fabbriche sono stati prodotti i componenti realizzati da noi per l'orbiter e il lander?

Partiamo dall'orbiter. VIRTIS è stato pensato dalla ricercatrice Angioletta Corradini all'INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica e realizzato dall'ASI con un contratto industriale alla Selex ES di Firenze (azienda del gruppo Finmeccanica). Giada stato pensato all'Osservatorio di Napoli Capodimonte e realizzato sempre con un contratto gestito dall'ASI, dalla stessa azienda.

La wide angle camera di Osiris è stata realizzata integralmente presso l'Università di Padova con un intervento diretto del consorzio interuniversitario CISAS per le scienze spaziali. Ci sono state partecipazioni industriali da parte di piccole aziende per le parti meccaniche.

La wide angle camera di Osiris (Immagini CISAS)

Per il lander invece, i pannelli solari furono realizzati dal quella che allora si chiama FIAR che adesso è confluita nella Selex di Milano, mentre il Driller è stato fatto da quella che all'epoca era Tecnospazio e adesso è sempre Selex Milano.

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Questo per quanto riguarda i progetti gestiti direttamente dall'ASI, sotto contratto ASI e forniti all'ESA. Ci sono poi altri componenti di Rosetta che sono stati realizzati da industrie italiane, ma su commissione diretta dell'ESA, che ha in carico di costruire la struttura e di lanciarla nello spazio. Gli strumenti invece sono a carico delle nazioni partecipanti.

Nel complesso Rosetta quanto è costata?

All'incirca fra gli 800 milioni e il miliardo di euro.