C’è un enorme batteria sotto i nostri piedi

Il sistema ATES è un evoluzione del geotermico, e può contribuire molto agli sforzi per arginare la crisi climatica

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le falde acquifere sotterranee potrebbero diventare enormi batterie? Forse sì, o almeno questa è l’idea dietro all’acronimo ATES (aquifer thermal energy storage), che punta sull’accumulo di energia termica.

Le falde acquifere, infatti, possono conservare l'energia termica e trasferirla da e verso gli edifici in superficie - un principio già usato per il riscaldamento geotermico. Il “trucco” è lo scambio di calore, reso possibile dal fatto che le temperature nel sottosuolo sono costanti tutto l’anno.

I sistemi ATES sono costituiti da due pozzi separati, uno caldo e uno freddo, che corrono tra la superficie e la falda acquifera sottostante. In inverno, si pompa l'acqua di falda da un pozzo “caldo” (circa 15 gradi) e la si usa per mantenere caldi gli interni delle strutture. Poi si pompa l'acqua di falda, ora più fredda, nel secondo pozzo. In questo modo si ottiene una pozza d'acqua fredda (circa 7 gradi). In estate si userà lo stesso ciclo, ma al contrario, per raffreddare.

Questo processo si alterna all'infinito con il passare delle stagioni, perché l'acqua di falda viene riutilizzata, non consumata. Il sistema potrebbe anche sfruttare falde salmastre o contaminate che non possono essere sfruttate per l'acqua potabile.

Le pompe e le altre apparecchiature necessarie sono alimentate da energie rinnovabili, quindi tutto il sistema può essere a impatto zero. Un aspetto cruciale, considerato quanto pesa la climatizzazione degli ambienti sui problemi climatici e il riscaldamento globale.

Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Applied Energy, l'ATES potrebbe ridurre del 40% l'uso di gas naturale ed elettricità per il riscaldamento e il raffreddamento delle case e delle aziende statunitensi.

La tecnica è ideale per grandi strutture, dove tutta l’infrastruttura necessaria potrebbe servire molti metri cubi di costruito. Strutture pubbliche e condomini sembrano la situazione ideale.

Circa l'85% dei sistemi ATES si trova nei Paesi Bassi, ma altri paesi si stanno attrezzando per sfruttare questo sistema. Non è possibile implementarlo ovunque, e i costi di realizzazione sono alti, ma sicuramente ci sono situazioni in cui può valerne la pena.

Immagine di copertina: 123RF