Le major vogliono attaccare i nostri computer

L'industria dell'intrattenimento Hollywoodiana sta muovendosi nella direzione di combattere la pirateria senza andare troppo per il sottile. Anzi… usando direttamente gli stessi mezzi dei peggiori cybercriminali.

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a cura di Redazione - Sicurezza

Che le major siano convinte che il diritto di copyright sia superiore alla maggior parte degli altri diritti umani (se non tutti), è cosa risaputa e, purtroppo, non ci sorprende neanche che ancora una volta vengano proposte misure assolutamente inaudite per combattere quei terribili malviventi che scaricano musica o film. Nell'ultimo report della commissione sul furto della proprietà intellettuale americana, addirittura, è stata proposta l'idea di infettare il computer di chi viola il copyright niente meno che con malware e/o virus, che possano arrivare perfino a danneggiare il computer dell'utente!

Questo è il report con dentro le creative proposte per combattere il furto di proprietà intellettuale. Ma a voi non viene da chiedervi che razza di gente può averle scritte?

 La tecnologia proposta permetterebbe di "marcare" i file con dei tool che si comporterebbero poi come un vero e proprio malware, permettendo l'apertura del file solo a soggetti autorizzati o addirittura bloccando il computer in caso di esecuzione non autorizzata, costringendo l'utente a chiamare le forze dell'ordine per ottenere nuovamente l'accesso al proprio PC. Non solo, sempre nello stesso documento si parla anche di poter risalire all'IP del soggetto pirata e di eseguirne il tracking anche al di fuori degli USA.

Il vero problema però sarebbe poi identificare con certezza il cyber-pirata, in modo da non addossare colpe inesistenti a inconsapevoli utenti o semplici intestatari di linea Internet. Ecco uno dei passaggi più allarmanti: "Sebbene non ancora legalmente permesso negli Stati Uniti, ci sono richieste crescenti per creare un ambiente più permissivo (giuridicamente ndr.), per permettere alle compagnie non solo di proteggere attivamente i propri network, ma anche di recuperare le informazioni rubate alterandole all'interno del network dell'intruso od addirittura di poterle distruggere in remoto.

Ulteriori misure potrebbero essere quelle di fotografare l'hacker usando la sua webcam, impiantare malware nel suo network e disabilitare o distruggere fisicamente il suo computer". Il fatto più preoccupante è quello che non importa se voi siate o meno un pirata, il malware  potrebbe essere installato ugualmente sul vostro computer e si occuperà di scansionarne il contenuto e di tenere conto di ciò che viene scaricato sul PC. In caso vengano rilevate canzoni o film, potreste essere accusati di furto e, se questi attacchi "di rappresaglia" venissero legalizzati, subirne le conseguenze. Il tutto nel Paese della Libertà…