Le PMI italiane conoscono l'eco-compatibilità

L'ultima indagine Iposos si è occupata delle strategie aziendali per ridurre l’impatto ambientale

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a cura di Dario D'Elia

L'eco-compatibilità non dovrebbe essere più considerato un solo argomento da attivisti, bensì un mezzo per contenere i costi di gestione e ridurre l'impatto ambientale generato da ogni business. Questi i risultati dell'ultima indagine europea commissionata da Lexmark a Ipsos Global.

Il campione di 1400 aziende europee con 250 dipendenti ha dimostrato però che la strada è ancora lunga. Ad esempio, circa il 61%  ha registrato un aumento dei volumi di stampa rispetto a due anni fa, nonostante il 54% di esse dichiari di essere consapevole che gli sprechi di carta in ufficio generino il più forte impatto sull'ambiente.

Il 51% del campione ha dichiarato di aver predisposto una strategia ambientale all'interno della propria organizzazione. Le realtà più innovative sono le imprese francesi e italiane dove due terzi delle PMI (rispettivamente il 63% e il 61%) hanno già realizzato campagne verdi; maglia nera invece per la Germania.

La maggior parte delle imprese intervistate ha dichiarato di voler adottare semplici  accorgimenti come spegnere le apparecchiature elettroniche, leggere i documenti a video anziché stamparli, infine riciclare le cartucce – lo fa in media il 93% del campione. Su quest'ultimo aspetto l’Italia è esemplare: il 97% delle PMI intervistate dichiara, infatti, di riciclare regolarmente le cartucce.

Interessante inoltre rilevare che molte realtà del mondo PMI hanno già integrato nella propria infrastruttura nuove soluzioni di stampa che propongono funzionalità eco: la stampa fronte/retro, per esempio, è un'opzione utilizzata in media dal 18%. In testa la Francia con il 23%, seguita dall'Italia con il 22%, all’ultimo posto invece la Germania con solo l'11%.

In generale è emerso che la riduzione dei volumi di stampa segnalata in alcune PMI europee è stata determinata dall'aumento delle comunicazioni elettroniche e non da una maggiore consapevolezza nei confronti dei costi o dell'impatto ambientale.

Oggi gli standard di riferimento sono bassi - solo in Inghilterra una buona percentuale di imprese (il 16%) ha compreso che ridurre l'impatto ambientale ha delle ripercussioni sul business e viceversa che il business, nella sua piena realizzazione, può contribuire a sostenere le politiche eco-compatibili – ma le dichiarazioni raccolte da Ipsos nel corso di questa indagine permettono di essere ottimisti per il futuro.