Le ricette anti Internet Explorer di Opera

Opera, che ha sollevato il caso Internet Explorer in seno all'UE, parla delle possibili soluzioni al presunto monopolio di Microsoft nel regno dei browser.

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a cura di Manolo De Agostini

La rinnovata battaglia della Commissione Europea contro Microsoft, stavolta in materia di browser web, ha come grande ispiratrice Opera Software.

L'azienda nel 2007 si presentò dagli organi competenti dell'Unione Europea, dichiarando che legando il browser Internet Explorer a Windows, Microsoft perpetuava un comportamento scorretto, meglio conosciuto come concorrenza sleale. Opera, inoltre, si fece grande paladina degli standard web, a suo dire non rispettati dal browser della casa di Redmond.

Dopo lo "statement of objections" inviato dalla Commissione a Microsoft, la giornalista Mary Jo Foley ha scambiato quattro chiacchiere con il Chief Technology Office di Opera, Hakon Wium, cercando di capire quale fosse la posizione di Opera e i possibili sviluppi futuri.

Innanzitutto si è parlato di standard web, un aspetto non citato dalla missiva dell'UE a Microsoft (o almeno non è trapelato agli organi di stampa). Secondo Wium, Opera ha dato alla Commissione tutta la documentazione e il supporto necessario per affrontare questo punto.

"I due aspetti sono intrecciati. Legando il browser a Windows, Internet Explorer è diventato onnipresente. Quante persone userebbero IE se fosse solamente scaricabile? Inoltre, dato che è presente su tutti i computer, gli sviluppatori sono forzati a scrivere siti che funzionano bene con IE piuttosto che ideati per una corretta implementazione degli standard web. Perciò si può concludere che il web è legato ad IE e c'è poca possibilità di fuga".

A questo punto, qual è la strada percorribile? Se Microsoft sarà costretta a slegare IE da Windows, quali saranno le possibilità per la promozione degli altri browser? Hakon Wium azzarda alcune soluzioni.

"Ci sono molte soluzioni. Potrebbe essere facile aggiungere gli altri browser alla distribuzione Windows e far sì che l'utente faccia la sua scelta. Potrebbe essere inoltre possibile configurare Windows Update per proporre una lista di tutti i browser. Il requisito per entrare in questa lista potrebbe essere il rispetto degli standard web. In ogni caso, l'utente non può rimanere senza browser".

Le proposte di Wium sono senz'altro interessanti e sicuramente non mancheranno di far discutere. Avete qualche altro suggerimento in merito?