Legge ammazza Internet, Wikipedia verso lo sciopero

Giovedì il senato degli Stati Uniti è chiamato a votare sulla controversa legge SOPA, che minaccia di imporre pesanti vincoli alle aziende che operano grazie a Internet per proteggere il diritto di autore. Anche Wikipedia si muove per protestare, forse con un sciopero come quello italiano.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La proposta di legge SOPA (Stop Online Piracy Act) è stata aggiornata, ma non per accogliere le numerose lamentele giunte da praticamente un po' ovunque in Rete a eccezione dei produttori cinematografici e musicali. Le modifiche non sono infatti sostanziali, e riguardano aspetti secondari (La legge anti-pirateria USA potrebbe devastare Internet).

La prima modifica cambia il modo in cui si parla di blocco di un sito web tramite l'azione sui DNS (Legge ammazza-Internet, peggio di quello che si pensava). Si chiede comunque ai provider di bloccare l'accesso a un dominio, ma si lascia agli ISP un po' più di libertà per mettere in pratica tale blocco.

Il limite di cinque giorni per l'esecuzione è stato rimosso, in favore di un "il più presto possibile". Nella nuova proposta (PDF) è invece un po' più profondo il cambiamento che allunga la procedura da seguire da parte di un produttore per bloccare un sito.  

Il proibizionismo qualche tempo fa ...

Il problema della censura autorizzata e incontrollata quindi resta tale e quale a com'era in precedenza. E restano quindi valide tutte le posizioni espresse in passato contro questa proposta, che se dovesse tramutarsi in legge potrebbe finire per influenzare la Rete anche fuori dai confini statunitensi.

Il voto al Senato degli Stati Uniti è previsto per domani, e intanto anche Jimmy Wales, fondatore e dirigente di Wikipedia, ha una proposta per evitare che la SOPA diventi legge: propone di oscurare tutte le pagine della famosa enciclopedia online negli States, così da raggiungere migliaia, forse milioni di persone, e diffondere la notizia. Wales si è ispirato alla parte italiana di Wikipedia, che ha fatto la stessa cosa lo scorso ottobre.

"Pochi mesi fa la comunità di Wikipedia Italia ha deciso di rimuovere tutte le pagine per un breve periodo, in protesta contro una legge che avrebbe limitato la loro libertà editoriale. Il parlamento italiano fece immediatamente marcia indietro", scrive Wales, nel chiedere un'opinione a tutti alla proposta di fare lo stesso negli Stati Uniti.

Non si può ipotizzare che la proposta italiana si sia fermata proprio grazie a Wikipedia, ma certamente il suo contributo è stato rilevante. E l'impatto potrebbe essere anche più grande negli Stati Uniti, dove c'è un pubblico maggiore e più abituato a usare Wikipedia anche quotidianamente.

... e il proibizionismo moderno

Sarà però difficile trovare un punto su cui mettersi d'accordo. Oltre a chi la pensa come Wales infatti c'è chi crede che si tratti di un'opinione politica che, per quanto condivisibile, non dovrebbe trasmettersi dalle pagine del sito. E chi vorrebbe invece qualcosa di meno aggressivo, come l'applicazione di uno sfondo nero.

L'unica certezza è che sono in pochi a volere leggi che per difendere il diritto di autore mettono a rischio la libertà di espressione. Non si sente davvero il bisogno di un nuovo proibizionismo.