Legge anti-P2P anche in Italia, qualcosa si muove

Votato un Ordine del Giorno, proposto dal Popolo delle Libertà, per una legge anti-P2P

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il Governo ha deciso di schierarsi duramente contro il P2P illegale. La Camera dei Deputati ha votato un Ordine del Giorno, proposto dal senatore Giorgio Stracquadanio (Popolo delle Libertà), che di fatto avvia i lavori per dar vita ad una legge che agevoli la Giustizia contro il P2P, anche in sede civile.

Il nodo della questione è sempre lo stesso: per accedere ai dati di un utente che viola le norme sul copyright bisogna violare i suoi diritti di privacy. Il Governo però si sente responsabile "ad assicurare un adeguato bilanciamento tra la tutela della privacy e la tutela giudiziaria dei diritti di proprietà intellettuale in ambito digitale; a dare seguito agli impegni presi in sede europea a favore di politiche pubbliche di collaborazione tra i prestatori di servizi e i titolari di diritti, in nome della lotta alla pirateria informatica".

"La questione dell’obbligo di riservatezza dei dati rileva sempre più in termini di tutela dei diritti e delle libertà altrui, in particolare per il contrasto alla diffusione, tramite internet, di materiale protetto da diritto d’autore, il cui traffico illecito genera danni per centinaia di milioni di euro per autori e produttori", si legge nell'Ordine del Giorno.

Intanto il Consiglio Europeo ha rifiutato l’emendamento 138 – praticamente espressione della cosiddetta "Dottrina Sarkozy".

Quale sarà a questo punto l'indirizzo del Governo Italiano?