L'Enea mostra la zattera intelligente che genera elettricità dalle onde del mare

Enea e Politecnico di Torino hanno sviluppato un pendolo galleggiante capace di generare elettricità sfruttando il moto ondoso del mare.

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a cura di Dario D'Elia

Sfruttare le onde del mare per produrre elettricità sulla carta potrebbe essere davvero una rivoluzione in campo energetico. Ne sono convinti i ricercatori del Politecnico di Torino, che nell'ambito dell'Accordo di programma tra Ministero dello Sviluppo Economico ed Enea sulla Ricerca di Sistema Elettrico, hanno realizzato PEWEC (Pendulum Wave Energy Converter).

Si stratta di un sistema galleggiante da posizionare in mare aperto capace, con la sola oscillazione provocata dal moto ondoso, di generare (potenzialmente) una quantità di energia sufficiente per alimentare piccole realtà; una decina potrebbero servire un paese di 3.000 abitanti. Ieri il prototipo mostrato alla stampa era una versione rimpicciolita da 3 x 2 x 2 metri con un peso di 3 tonnellate. Ma la versione normale dovrebbe essere dodici volte più grande e con una potenza nominale di 400 kW.

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La parte esterna

"È un sistema low cost particolarmente interessante per le tante isole italiane, dove la fornitura di energia è garantita da costose e inquinanti centrali a gasolio", ha sottolineato Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio Enea di modellistica climatica e impatti. "Una decina di questi dispositivi possono produrre energia elettrica per un paese di 3.000 abitanti, contribuendo in modo significativo anche a contrastare i fenomeni di erosione attraverso la riduzione dell'energia delle onde che si infrangono sulla costa, senza impattare in maniera significativa su flora e fauna marine".

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Il meccanismo

L'Enea è entusiasta del progetto ma bisogna ricordare che anche il solo posizionamento di queste "zattere" richiede un accurato studio della velocità delle correnti, l'altezza delle onde, l'intensità delle maree. Non a caso è stato realizzato un atlante del moto ondoso del Mediterraneo, ovvero una mappa con le aree più strategiche.

"L'Italia possiede un potenziale notevole di energia associato al moto ondoso", ha aggiunto Sannino. "La costa occidentale della Sardegna, ad esempio, ha un valore medio annuo del flusso di circa 13 chilowattora per metro".