Levi fa marcia indietro sulla norma ammazza blog

La criticata proposta di legge ammazza-blogger è stata ritirata

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a cura di Pino Bruno

Ricardo Franco Levi fa marcia indietro e cancella dalla sua proposta di legge il capitolo dedicato a internet, quello duramente contestato dai blogger.

Il giornalista e parlamentare, portavoce del governo ombra del Partito Democratico, cancellerà il capitolo su Internet dal progetto di legge sull’editoria di cui è autore. Levi ritiene utile una pausa di riflessione sulla proposta di legge ribattezzata "ammazzablogger" e duramente avversata dagli internauti. Il progetto riguarda l’intero comparto dell’editoria e venne presentato durante la passata legislatura per essere riproposto ora. "Sul progetto allora elaborato e che sto ora riproponendo al Parlamento - dice Levi - si stanno manifestando tra gli utenti di internet diffuse preoccupazioni. Si teme, in particolare, che vengano introdotte regole che limitino la semplicità dell’accesso alla rete e la libertà d’espressione che essa naturalmente permette. Si tratta di paure totalmente infondate. Ciononostante, penso che si possa serenamente convenire sull’utilità di un pausa di riflessione".

"Dal mondo - prosegue - ci arrivano, sempre più numerosi, i segnali di una rete che, senza perdere in libertà, trova le forme di una matura e condivisa responsabilità. Sono fiducioso che, a partire da questi segnali, sia possibile trovare un’intesa che consenta a tutti di trarre il meglio dalle opportunità offerte da internet".

"Per la vastissima consultazione e il grande lavoro di analisi e riflessione su cui è stato costruito - dice ancora Levi - considero il progetto di legge che ho depositato alla Camera una base preziosa per un confronto nel Parlamento e con gli operatori che porti finalmente a varare una organica riforma dell’editoria. Per queste ragioni, prima che il progetto di legge venga offerto alla discussione parlamentare in un testo definitivo, cancellerò dal testo il breve capitolo su internet. Discuteremo insieme se e come riempire quel vuoto".

Francesco D’Ambrosio, Gianfranco Mascia e Loris D’Emilio, promotori del Gruppo Facebook "Salva i Blog" che ha raccolto poco meno di 20.000 aderenti in pochi giorni, dicono di essere felici nell’apprendere la volontà di Ricardo Franco Levi di cancellare dal testo quella parte che "avrebbe obbligato molti blog e siti ad iscriversi al registro dei comunicatori con la possibilità di essere perseguiti per i reati a mezzo stampa". Proprio contro l’iter di quella proposta di legge, D’Ambrosio, Mascia e D’Emilio avevano creato il loro Gruppo su Facebook e il sito ammazzablog.

ringraziamo Pino Bruno per l'articolo