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a cura di Elena Re Garbagnati

rubrica bimbi

L'evoluzionismo è uno dei capisaldi della Scienza, ed è uno degli argomenti che ho cercato di proporre il prima possibile a mia figlia. La questione però non è così semplice: i documentari sono troppo lunghi e complicati, spiegazioni troppo facilone rischiano di banalizzare qualcosa che invece è di grandissima rilevanza.

Ormai con mia figlia me la sono cavata in altri modi, ma se voi non avete ancora approcciato l'argomento con i vostri bambini segnatevi il libro "Perché noi Boffi siamo così? L'avventura dell'evoluzione", che è frutto del lavoro a mio avviso geniale dell'autore Jonathan Emmett e dell'illustratore E. Dolan.

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Il primo grande punto a favore è l'approccio: da dove si parte a spiegare l'evoluzionismo? Dalla scimmia, dagli animali acquatici diventati poi terrestri? Tanti libri usano queste argomentazioni, e nel semplificarle tendono a banalizzare e far passare informazioni scientificamente non corrette. Emmett è stato geniale: è partito da Darwin e dal fondamento della sua teoria, la selezione naturale. Non c'è nulla di più semplice e corretto che spiegare il modo in cui gli individui che si adattano meglio all'ambiente in cui vivono abbiano più probabilità di sopravvivere e di tramandare le loro caratteristiche alle generazioni future. Grazie, direte voi, sarà mica semplice!

Invece sì: prima di tutto in questo libro il lavoro dell'illustratore ha un'importanza peculiare, perché come ha sottolineato l'autore "gli albi illustrati possono essere molto efficaci nell'introdurre concetti complessi a bambini anche piccoli". Altrimenti detto: se ci si vuole rivolgere a un pubblico di piccolissimi (dai 5 anni) devono essere le immagini a "parlare". Immagini esplicative, rassicuranti e spiritose.

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La seconda idea vincente è stata quella di usare testi (brevissimi) in rima. I motivi della scelta sono molti, tutti validissimi. Primo fra tutti, anche se è molto breve il testo è importante perché deve attirare il bambino a leggerlo (o ad ascoltare chi lo legge al posto suo). Se poi, come nel caso della selezione naturale, si deve raccontare di animali che muoiono di fame, vengono uccisi o sterminati da calamità naturali, capirete bene che la necessità di sdrammatizzare è imperativa. Con lo stratagemma delle rime Emmett ha alleggerito i toni e introdotto ironia e umorismo. A riprova, mia figlia di 8 anni si è più volte scompisciata dalle risate mentre leggeva.

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Terzo punto a favore: per descrivere la selezione naturale non è stata usata una specie presente qui sulla Terra, ma una razza fittizia che vive su un pianeta di fantasia. Da una parte il piccolo lettore non associa un dramma a un essere vivente reale. Dall'altra l'autore ha potuto "rappresentare il processo della selezione naturale in versione caricaturale e accelerata", in modo da renderlo a misura di bambino. Solo alla fine del libro ci sono illustrazioni che consentono di associare il processo appena appreso a esseri viventi reali, ma una volta appresa la teoria, applicarla a qualcos'altro non è difficile!


Tom's Consiglia

Gli approcci per spiegare l'evoluzionismo ai bambini sono moltissimi: un'altra idea molto valida è la formula dell'intervista applicata in "Evoluzione. La storia della vita sulla terra prima e dopo Darwin", che però è indicato per i bambini di 11 anni.