LG riaccende la disputa con Samsung registrando il marchio Real 8K

LG ha registrato nelle scorse ore il marchio Real 8K che identificherebbe i suoi televisori dotati di pannelli OLED con tecnologia NanoCell. Una decisione che rilancia la polemica con la connazionale Samsung, accusata di non rispettare gli standard internazionali coni suoi QLED.

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a cura di Alessandro Crea

La competizione, mai del tutto sopita, tra LG e Samsung torna ad accendersi prepotentemente, con la registrazione da parte della prima del marchio Real 8K che, nelle sue intenzioni, dovrebbe aiutare i consumatori a distinguere chi nei suoi prodotti rispetta le direttive degli standard internazionali da chi invece non lo fa, con riferimento diretto alla tecnologia NanoCell contrapposta alla soluzione QLED di Samsung.

Dopo il display Samsung esposto platealmente all'IFA 2019 di Berlino nello stand LG per un confronto diretto con i propri display 8K e il video di Samsung dal titolo "verifica l'effetto burn-in sul tuo TV" che critica la scarsa qualità dei pannelli OLED dei competitor, la rivalità tra i due colossi coreani torna così a riaccendersi.

Motivo del contendere è come detto il rispetto dello standard IDMS (Information Display Measurements), fissato dall'ICDM (International Committee for Display Metrology), per quanto riguarda la risoluzione 8K. Secondo queste direttive la risoluzione dichiarata di uno schermo non dipende esclusivamente dal numero di pixel ma anche dalla possibilità di distinguere gli uni dagli altri, così da poter davvero restituire un'immagine il cui dettaglio risponda alla risoluzione dichiarata. Un aspetto cruciale, che LG non manca di sottolineare esplicitamente anche sulla pagina ufficiale dedicata alla nuova gamma di smart TV: "Per usufruire al massimo della risoluzione Real 8K, non bisogna controllare soltanto il numero di pixel, ma anche il rispetto dei criteri internazionali. NanoCell 8K soddisfa gli standard internazionali, perché offre un livello di dettagli, colori e contrasti mai visto prima".

In particolare l'ICDM, per misurare con precisione se i pixel si possono distinguere l'uno dall'altro, ha stabilito che un televisore è davvero capace di rappresentare la risoluzione indicata dal numero di pixel quando il valore minimo della modulazione di contrasto supera il 25% per le immagini e il 50% per i testi. La tecnologia NanoCell 8K dei pannelli OLED di LG raggiungerebbe un valore pari all'89% secondo i test svolti dalla VDE, Associazione delle Imprese dell’Elettrotecnica, Elettronica ed Informatica, una delle maggiori associazioni tecnico-scientifiche d'Europa, mentre per LG così non sarebbe per i pannelli QLED di Samsung, che quindi non dovrebbero fregiarsi della dicitura 8K.

Dopo la registrazione di questo marchio è sin troppo facile prevedere che il prossimo CES di Las Vegas che si terrà a inizio gennaio 2020 potrebbe essere teatro di ulteriori scontri a suon di pixel tra LG e Samsung.

In attesa che l'8K diventi uno standard diffuso potete rivolgervi a una smart TV LG 4K da 43 pollici come il modello 43UM7400.