Liberalizzazioni nel campo delle TLC: le proposte AGCOM

Il Garante delle Comunicazioni ha comunicato al Governo e il Parlamento le sue proposte per favorire lo sviluppo del mercato digitale. Si parla di sburocratizzazione ma anche di incentivi alla circolazione dei contenuti digitali, alfabetizzazione digitale, valorizzazione delle risorse frequenziali, etc.

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a cura di Dario D'Elia

Il Garante delle Comunicazioni, approfittando del recente dibattito sulle liberalizzazioni, ha deciso di segnalare al Governo e al Parlamento quale potrebbe essere la strada da seguire nel campo TLC. A scorrere le varie proposte sembra che sia saltato un tappo: il presidente Corrado Calabrò probabilmente le teneva nel cassetto pronte all'uso. Quasi a confermare che in alcuni settori è molto chiaro a tutti come bisognerebbe procedere, a prescindere dalle posizioni politiche.

Calabrò

E così scopriamo che sarebbero utili "misure di  semplificazione degli adempimenti burocratici e amministrativi nonché iniziative a costo zero per facilitare la creazione di un ecosistema digitale e fluidificare il percorso di aziende e cittadini  nella produzione e fruizione dei contenuti digitali". Già, ma come tutti ben sanno "fluidificare" vuol dire anche eliminare quelle sacche di potere che spesso possono condizionare l'attuazione o meno di determinati programmi. In ogni caso, lodevole almeno la richiesta.

"Il principio ispiratore dell'intervento è di porre il cittadino al centro della svolta digitale e non di considerarlo mero consumatore di tecnologie, talora di complessa fruizione", si legge nel comunicato AGCOM. 

Ecco i principali campi di azione individuati e alcuni interventi puntuali che l'AGCOM propone di adottare:

  • adozione di una politica dello spettro radio, valorizzando le risorse frequenziali e liberando più risorse per la larga banda; 
  • promozione delle reti TLC di nuova generazione: semplificazione delle procedure amministrative con abolizione delle autorizzazioni, concessioni e di tutti gli altri atti amministrativi non indispensabili; condivisione dei lavori  di scavo da parte di differenti fornitori di servizi a rete (elettricità, gas, acqua, etc);  
  • incentivi alla circolazione dei contenuti digitali per favorire un ambiente più concorrenziale nell'accesso alle risorse per i media;
  • promozione delle transazioni online attraverso norme pro-digitalizzazione improntate alla riduzione dei costi e degli adempimenti oltre che alla facilità di accesso ai contenuti digitali, che sono un diritto per il cittadino;
  • sviluppo della moneta elettronica e dell'e-commerce: diffusione delle tecnologie "near field communication" per i pagamenti in mobilità;