Il settore IT è sotto un'osservazione sempre più stretta da parte delle associazioni ambientaliste, che di recente hanno rivelato che centri di elaborazione, server e personal computer inquinano quanto il settore aereo. Entrambe, infatti, sono responsabili del 2% (ciascuna) delle emissioni totali.
Una differenza però c'è, ed è sostanziale: l'inquinamento prodotto dal settore IT aumenterà del 6% ogni anno, contro il 3% dell'aviazione, stando ad un rapporto del 2008 emesso da IATA (International Air Transport Association).
Tra un anno, quindi, i computer del mondo inquineranno più degli aerei,e, in prospettiva, supereranno anche altri settori. Si prevede che, nel 2020, ci saranno più di 4 miliardi di computer al mondo, che emetteranno il doppio della Co2 attuale.
Lo stesso vale per gli utenti di banda larga e la crescita delle società e delle infrastrutture di telecomunicazioni.
Sappiamo che una ricerca fatta con Google emette molto meno di quanto avesse fatto credere il Times, ma le polemiche sollevato hanno fatto un favore a tutti noi, focalizzando l'attenzione sull'inquinamento prodotto dall'uso della tecnologia, riportando l'equivalenza con il settore del settore aereo per la prima volta.
Vale anche la pena di considerare il fatto che se consideriamo solo il mondo sviluppato, l'impatto ambientale del settore IT si avvicina al 3%. La crescita di paesi come India e Cina, inoltre, potrebbe smentire, e peggiorare, le previsioni molto velocemente.
L'industria IT, come sappiamo, si sta dimostrando sensibile al problema, e infatti vediamo sempre più prodotti efficienti e a basso consumo. È, naturalmente, una scelta commerciale, ma è innegabile che il settore deve preoccuparsi del proprio impatto ambientale.
Certo, a vedere certe schede video, o i consumi di una console verrebbe da dubitare. Però l'approccio "verde" è relativamente nuovo, e speriamo che acquisti sempre più importanza.
Le tecnologie verdi sono in crescita, è vero, ma il loro sviluppo, e soprattutto l'attenzione che gli si dedica, sono ancora largamente insufficienti a compensare la crescita dei dispositivi in circolazione. Forse dovremmo cominciare a preoccuparci più seriamente dell'inquinamento prodotto dai nostri dispositivi tecnologici, e soprattutto a come li usiamo, ricordando che, in tutte le cose, ogni individuo può dare il suo contributo.