L'invisibilità perfetta esiste ma solo per le microonde

La ricerca sull'invisibilità ha segnato un nuovo traguardo, con il perfezionamento di una tecnica che rende un oggetto invisibile alle microonde da una sola direzione.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un gruppo di ricercatori è riuscito per la prima volta a ottenere l'invisibilità perfetta, o quasi. John Pendry (Imperial College di Londra, UK) David Schurig e David Smith (Duke University, USA) hanno infatti ottenuto il totale oscuramento di un oggetto alle microonde, da una sola direzione. Rispetto ad altri esperimenti realizzati in passato l'avanzamento consiste nell'assenza di riflessi e ombreggiature rivelatrici. Nelle condizioni ideali l'oggetto (un cilindro alto 1 cm con 7,5 cm di diametro) è del tutto invisibile.

Ricerca sull'invisibilità

I ricercatori hanno realizzato un "mantello a forma di diamante" che riesce a deviare perfettamente le onde elettromagnetiche usate per l'esperimento. Funziona solo con le microonde e solo in una direzione, ma il risultato è comunque eccezionale: un osservatore "vede" ciò che sta alle spalle del cilindro e del suo mantello, ma non l'oggetto stesso.

"Per quanto ne sappiamo questo è il primo mantello che riesce a trasformare la luce in modo tale da ottenere l'invisibilità perfetta", ha spiegato il prof. Smith alla BBC, rimandando indirettamente alla ricerca quasi identica svolta da ricercatori texani.

Quanto all'uso di queste scoperte nello spettro del visibile, per ottenere la stessa invisibilità di cui sono capaci maghi e velivoli Klingon il percorso è ancora molto lungo, "ma le microonde sono importanti in molte applicazioni, principalmente telecomunicazioni e radar, e una versione migliorata del mantello potrebbe aumentare notevolmente le prestazioni", ci ricorda Jason Palmer sul sito BBC News.

Entrambe le ricerche citate sfruttano le scienze dei materiali (metamateriali) e le scoperte che si sono susseguite nell'ambito dell'invisibilità dal 2006 a oggi. La stessa strada è stata intrapresa dai ricercatori dell'Università di Stanford, che a loro volta hanno ottenuto risultati più che stimolanti. Ci sono tuttavia anche voci fuori dal coro: Fedor Gömöry e colleghi (Accademia Slovacca delle Scienze) per esempio si stanno concentrando su come la combinazione di magnetismo e superconduttori possa portare all'invisibilità attraverso una strada diversa ma senz'altro più facile da percorrere.

A chi non si occupa direttamente di scienza non resta che sognare, e chiedersi quando potrà mettere le mani su un mantello dell'invisibilità come quello di Harry Potter, su un anello che ricordi quello forgiato da Sauron, o su un veicolo simile alle navi da guerra romulane.